Il Veneto Serenissimo Governo ritiene che solo il Comando Truppe Alpine, coadiuvato dall’Associazione Nazionale Alpini, siano in grado di gestire ed incanalare concretamente tutti i soldi e beni che da ogni parte della penisola italiana vengono dati per le popolazioni colpite dallo tsunami.
Di fronte alla catastrofe più imponente e devastante dell’era moderna nessuno può rimanere indifferente e passivo. I nostri cuori lacrimeranno ancora per molto tempo, ma il tempo di agire concretamente è arrivato. Come indirizzare gli aiuti che da ogni dove giungono a favore delle popolazioni del sud est asiatico? Le organizzazioni non governative legate alle Nazioni Unite hanno da sempre dimostrato quale baraccone burocratico esse siano, al loro interno si perdono decine di milioni di euro per spese di rappresentanza, congressi, alloggi in hotel 5 stelle, banchetti pantagruelici, automobili full optional. Le capacità che l’Italia ha dimostrato in emergenze umanitarie ci sono già state dimostrate con la disastrosa e banditesca missione arcobaleno in Albania, e questo è sufficiente a far capire l’affidabilità del governo italiano. La Chiesa con la Caritas è un altro esempio di solidarietà quantomeno simulata, che punta per lo più ad arricchire associazioni che lucrano sulle disgrazie altrui.
L’esperienza che viene dalle nostre terre ci indica quali siano le strutture più atte a gestire una parte di questa calamità dalle proporzioni bibliche. Solo la gente legata alla terra e alla sofferenza quotidiana può capire cosa stiano provando quei milioni di persone all’indomani dell’apocalisse.
Il Veneto Serenissimo Governo ritiene che solo il Comando Truppe Alpine, coadiuvato dall’Associazione Nazionale Alpini, siano in grado di gestire ed incanalare concretamente tutti i soldi e beni che da ogni parte della penisola italiana vengono dati per le popolazioni colpite da questa immane calamità. Le tragedie del terremoto del Friuli, della diga del Vajont, delle varie alluvioni che hanno colpito le nostre terre sono un esempio concreto del modo di agire degli alpini di fronte ai flagelli della natura. Le truppe alpine e l’ANA da sempre hanno dimostrato con i fatti la loro affidabilità per quanto riguarda ogni emergenza di protezione civile mettendo a disposizione generosamente tutto quanto fosse utile. È certo che se le persone avessero la sicurezza che i soldi donati fossero gestiti per la ricostruzione e il soccorso ai superstiti dagli Alpini, e non da fantomatici conti transitori e commissioni nominate ad hoc, la solidarietà aumenterebbe perché la gente si fida dei figli della propria terra.
L’esperienza che viene dalle nostre terre ci indica quali siano le strutture più atte a gestire una parte di questa calamità dalle proporzioni bibliche. Solo la gente legata alla terra e alla sofferenza quotidiana può capire cosa stiano provando quei milioni di persone all’indomani dell’apocalisse.
Il Veneto Serenissimo Governo ritiene che solo il Comando Truppe Alpine, coadiuvato dall’Associazione Nazionale Alpini, siano in grado di gestire ed incanalare concretamente tutti i soldi e beni che da ogni parte della penisola italiana vengono dati per le popolazioni colpite da questa immane calamità. Le tragedie del terremoto del Friuli, della diga del Vajont, delle varie alluvioni che hanno colpito le nostre terre sono un esempio concreto del modo di agire degli alpini di fronte ai flagelli della natura. Le truppe alpine e l’ANA da sempre hanno dimostrato con i fatti la loro affidabilità per quanto riguarda ogni emergenza di protezione civile mettendo a disposizione generosamente tutto quanto fosse utile. È certo che se le persone avessero la sicurezza che i soldi donati fossero gestiti per la ricostruzione e il soccorso ai superstiti dagli Alpini, e non da fantomatici conti transitori e commissioni nominate ad hoc, la solidarietà aumenterebbe perché la gente si fida dei figli della propria terra.
Venezia, 08 gennaio ’05
Veneto Serenissimo Governo