Comunicati

Precisazioni al dott. Sergio Romano sul Plebiscito del 1866

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Leggiamo sul “Corriere della Sera” del 07/12/08 la risposta del dott. Sergio Romano ad una richiesta di chiarificazione sul “plebiscito del 1866: come il Veneto divenne italiano”.
Premesso che Sergio Romano fa parte della comunità storico scientifica, ciò nonostante ha inanellato una numerosa serie di errori storici in poche righe facilmente documentabili.
Cosa centra Cialdini con Custoza, battaglia le cui sue otto divisioni non presero mai parte?
Quando mai Garibaldi ha scompaginato la forza imperiale nel Trentino?
Il dott. Sergio Romano si è  dimenticato che a Lissa i Marinai Istro-Veneti al grido di Viva San Marco hanno catturato la bandiera di guerra delle forze navali del cosiddetto Regno d’Italia, tant’è che la marina italiana ne ha portato il lutto per 100 anni. È bene sottolineare che tra i Marinai Istro-Veneti non c’è stato nessun ammutinamento per passare tra le fila italiane.
La colonna di Giacomo Medici si è spinta verso Trento dalla Valbrenta e dalla Valsugana a guerra pressoché finita. È da chiedersi se Sergio Romano sappia dove sia Bezzecca. E se rammenta la reazione, riportata da Mack Smith, dell’Eroe dei due Mondi che si infuriò perché i Veneti non si erano sollevati per conto proprio, neppure nelle campagne  dove sarebbe stato facile farlo.
Garibaldi si ritira precipitosamente a Brescia per cercare di arginare l’eventuale accerchiamento delle forze piemontesi di La Marmora e non di Cialdini che era attestato sul Po.
Ci chiediamo altresì se Sergio Romano conosca i termini dell’Armistizio di Cormons e della Pace di Vienna del 1866?
Se visto che i Veneti erano tutti o nella maggior parte analfabeti, è possibile che solo 69 abbiano votato per il no, non capendo bene cosa andavano a votare?
Ci fermiamo qui per “carità di Patria”.
Ciò nonostante il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, è grato a Sergio Romano perché si è allineato con quella corrente storica che, sempre più numerosa, è costretta ad ammettere che il referendum del 1866 è al di fuori della legalità internazionale e degli accordi liberamente sottoscritti dalle parti in causa. Le cataratte del Nilo si stanno aprendo, e il Veneto Serenissimo Governo è pronto a guidare il Popolo Veneto attraverso il Mar Rosso (Rifacimento del Referendum del 1866), per condurlo oltre il Giordano arrivando così nella Terra Promessa (Veneta Serenissima Repubblica). Chiediamo a Ciampi e Berlusconi di non frapporre ostacoli, e sulla base del Memorandum del Veneto Serenissimo Governo di aprire le trattative per far ritornare nella legalità internazionale lo Stato Italiano.

Distinti saluti

 

Venezia, 8 dicembre ’05

 

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Segretario Generale agli Affari Esteri
Responsabile del Rifacimento del Referendum del 1866
Valerio Serraglia