Comunicati Ufficio Affari Esteri

Intervento del VSG all'Assemblea Permanente delle Rappresentanze degli Stati preunitari

image_pdfimage_print
Intervento del Portavoce del Veneto Serenissimo Governo per la formazione dell’Assemblea Permanente delle Rappresentanze degli Stati preunitari e delle Nazioni ad essi appartenenti – 24 giugno ’06



 

Quest’incontro potrà essere importante: ciò dipende dalla nostra comune capacità di dare degli sbocchi positivi agli interessi dei nostri popoli; fermo restando che noi dobbiamo avere la certezza di raggiungere l’autodeterminazione, come abbiamo la certezza che il sole sorge ad est. Pertanto, se esiste in proposito qualche dubbio, è meglio non perdere tempo.
Il nemico è forte, potente e dispone di una forza economica senza limiti. Noi abbiamo tutto il resto. Bertoldt Brecht affermava: “Voi Generali avete migliaia di carri armati, ma per guidarli vi servono degli uomini…”.
Quello contro cui dobbiamo lottare sono l’idealismo piccolo borghese e la metafisica. Noi dobbiamo usare, per la nostra analisi, il materialismo e la dialettica; solo questo metodo ci darà la capacità di sfruttare le contraddizioni del nemico, o dell’avversario, o del neutrale; ci permetterà, in caso di errori, di fare serie autocritiche per riprendere il cammino. L’obbiettivo finale si potrà raggiungere se il primo passo sarà nella giusta direzione.
Il Veneto Serenissimo Governo non è né un partito, né un movimento, né un fronte, ma è l’erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica. Il Veneto Serenissimo Governo non vuole secedere dallo stato italiano, ma verificare se ne ha mai fatto legalmente parte.
Il Veneto Serenissimo Governo sul piano della legalità internazionale stabilita dall’Armistizio di Cormons e dalla Pace di Vienna del 1866 ritiene che il Veneto sia stato occupato dall’Italia attraverso un risultato referendario universalmente riconosciuto fraudolento. Il Veneto Serenissimo Governo pertanto ritiene la Patria Veneta occupata militarmente; a fronte di questo assunto non riconosce l’autorità del Ministero degli Interni italiano ma la subisce e ritiene proprio interlocutore il Ministero della Difesa e la Presidenza del Consiglio. Tant’è che il contrasto durante la liberazione di Piazza san Marco del 1997 è avvenuto tra un reparto della Veneta Serenissima Armata e un reparto delle Forze Armate dello Stato Italiano, e non con le forze di sicurezza del Ministero degli Interni.
Il Veneto Serenissimo Governo si impegna solennemente a rispettare i risultati del rifacimento del Referendum del 1866, e a sciogliere il Veneto Serenissimo Governo in caso il nostro Popolo decida di entrare a far parte Stato Italiano. Per queste ragioni il Veneto Serenissimo Governo non può dare indicazioni di partecipare ai vari giochi cosiddetti democratici dello Stato occupante; in caso contrario significherebbe riconoscere la legittimità dell’occupazione.
Il Veneto Serenissimo Governo crede, senza tentennamenti, nella necessità, per tutti i movimenti patriottici, di allacciare, sviluppare ed approfondire i contatti, per una reciproca comprensione e scambio di esperienze. Altresì il Veneto Serenissimo Governo ritiene che i rapporti tra i movimenti patriottici si debbano sviluppare su un piano si assoluta parità e non ingerenza. Ogni rappresentanza è responsabile, e risponde solo al proprio Popolo e alla Storia, delle scelte tattiche e strategiche che essa farà per liberare la propria Patria. Quindi qualsiasi tentativo di imporre la dottrina del centralismo democratico, all’interno di questa Assemblea, sarà decisamente respinto.
È altrettanto evidente che i rapporti bilaterali tra i vari Governi, movimenti e partiti, ciascuno li gestirà nel proprio interesse.
Il Veneto Serenissimo Governo reputa, inoltre, che gli aderenti all’Assemblea debbano stilare un elenco di Stati, ed organizzazioni a matrice terroristica con cui non si debba avere nessun tipo di rapporto. Chiediamo, alla futura, se nominata, Presidenza di farsene carico.
Il Veneto Serenissimo Governo ritiene che lo svilupparsi e l’intensificarsi della lotta per la libertà dei Popoli della penisola serva ad indebolire il regime central-colonialista di Roma, aprendo concretamente la possibilità, anche per altri Popoli, di raggiungere la propria libertà e dignità di Nazione. Nel contempo il Veneto Serenissimo Governo considera che sia doveroso e necessario evitare, e non alimentare, qualsiasi sterile contrasto storico, passato e presente tra le rispettive Nazioni pre-1789; il Veneto Serenissimo Governo propone che, sotto la supervisione dell’Assemblea, gli eventuali contrasti di confine o di legittimità territoriale vengano appianati in incontri bilaterali.
Suggeriamo alla Presidenza dell’Assemblea di raccogliere dalle delegazioni qui presenti gli Stati che essi rappresentano territorialmente. È naturale che quest’Assemblea deve respingere l’assetto uscito dal Congresso di Vienna, e nel contempo non considerare Nazioni Storiche d’Europa gli Stati nati nel XIX, XX e XXI secolo.

In conclusione il Veneto Serenissimo Governo si riconosce nelle tradizioni giudaico- cristiane; noi abbiamo come punto di riferimento l’esperienza reale di Mosè nel suo peregrinare con il Popolo d’Israele; la sua società aveva come metro di partenza e di arrivo l’uomo e la sua famiglia, con tutte le sue contraddizioni e le sue necessità, ma partiva da una Legge ben chiara ed inamovibile perché data da Dio (i 10 comandamenti). È bene sottolineare quale sia la struttura delle tavole della Legge: esse sono divise nei 3 comandamenti religiosi, e nei 7 che evidenziano quale debba essere la condotta morale di ogni persona che vuole vivere nella nostra ricostituenda Veneta Serenissima Repubblica.
 
Il Portavoce del Veneto Serenissimo Governo
Valerio Serraglia