Le vere responsabilità del calcio malato
La catarsi collettiva legata alla vittoria italiana nei campionati del mondo di calcio è dunque svanita nel nulla. I gravissimi fatti avvenuti in occasione della gara Catania-Palermo dello scorso 2 febbraio inquietano le coscienze e pongono seri interrogativi.
Senza scomodare psicologi e sociologi con le loro scontate analisi sulla violenza della nostra società e sul ruolo del "gruppo" nel sostenere tali comportamenti, pare più opportuno individuare le vere responsabilità.
Innanzitutto molte società calcistiche proteggono i capi ultras foraggiandoli con ingressi gratuiti e trasferte "all inclusive" organizzate e pagate; in secondo luogo le stesse società si ostinano a non sanzionare il comportamento antisportivo o ostruzionistico dei loro tesserati durante le partite, generando rancore e rabbia nei tifosi avversari che, prima o poi, sono destinati ad esplodere.
Del resto nel calcio italiano regnano sovrani i favoritismi e l’impunità, per cui non c’è da stupirsi. Il cittadino si chiede incredulo come mai soltanto alla S.S. Lazio sia stato concesso il pagamento dilazionato in 50 anni (!) dei propri debiti con l’erario, quando ai comuni mortali non è concessa tale possibilità.
Lo schieramento delle forze dell’ordine, sempre più ampio, è finanziato con i soldi provenienti dalle tasse, cioè di tutti; tuttavia non risulta che le società calcistiche siano organizzazioni di volontariato estranee alla logica del profitto, prova ne sia che molte sono quotate in borsa.
Davanti a questo quadro desolante e preoccupante il Veneto Serenissimo Governo, in quanto erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica ritiene doveroso puntualizzare quanto segue:
1) La soluzione definitiva dei problemi si avrà con la costituzione della Veneta Federazione Gioco Calcio (VFGC).
2) Nell’attuale fase si obblighino le società di calcio a sostenere, tramite una parte degli introiti legati ai diritti televisivi, le spese relative alla vigilanza e sicurezza negli stadi.
3) Si arrivi alla proprietà degli stadi da parte delle singole società o alla comproprietà comune-società.
4) La Federazione italiana gioco calcio obblighi le società a multare i calciatori che si sono resi responsabili di condotta antisportiva o ostruzionistica nel corso delle gare.
Venezia, 04 febbraio `07
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il referente del progetto VFGC
Andrea Bonesso