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Dell’Italia non ci si può mai fidare soprattutto se di "sinistra"

Già lo si sapeva che dal sequestro Mastrogiacomo nulla sarebbe uscito di positivo.
Per liberare l’inviato di “Repubblica” lo stato italiano, oltre a prendere moltissime critiche dagli alleati della NATO, ha pagato denari ed ha fatto rilasciare fior fiore di terroristi, pronti a colpire ancora una volta l’occidente.

Alla triade Prodi-D’Alema-Strada, non interessa nulla della vita umana altrui, altrimenti si sarebbero impegnati a fondo per liberare tutti gli ostaggi in mano ai talebani; invece da bravi razzisti quali si sono dimostrati, in nome del “progressismo pacifista” globale, hanno lasciato nelle mani dei terroristi l’altro giornalista ed interprete di Mastrogiacomo: Adjmal Nashkdbandi, solo perché non appartiene alla loro cricca, non è italiano e semplicemente perché il colore della sua pelle è diverso.
Dagli errori altrui, voluti o meno questo non interessa, si può sempre trarre insegnamento, per cui se veramente il signor Daniele Mastrogiacomo è il grande giornalista descritto in tutti i media di questi giorni, non deve far altro che richiedere all’istante la liberazione del suo compagno di lavoro proponendo uno scambio tra Adjmal e la sua persona in nome della

fratellanza internazionale.

Venezia,1 aprile ’07

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Vicario Plenipotenziario
Luca Peroni