Comunicati

Le parole di Don Gelmini

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La presa di posizione del Veneto Serenissimo Governo sulle parole di Don Gelmini pubblicate sul "Corriere della Sera" del 5 agosto 2007. E le immediate scuse di Don Gelmini per le involontarie accuse agli ebrei.
Il Veneto Serenissimo Governo continuerà a vigilare a riguardo di questa triste vigenda, perchè ciò che è avvenuto non si ripeta.

Pierino (Gelmini) vergogna, vergogna, vergogna!

Sul “Corriere della Sera” del 5 agosto ’07 Pierino Gelmini afferma cha a lui sembra ci sia in atto una strategia di una presunta lobby ebraica-radical chic per distruggere il suo lavoro e la Chiesa; questa presunta lobby sta attuando, a suo modo di vedere, un sottile lavoro per gettare discredito sulla Chiesa a partire dal fatto dei preti pedofili scoperti in America.
Crediamo che il tutto si commenti da solo: tale Pierino è un dissociato e se è in buona fede non sa quello che dice. In fondo, visti i presupposti, siamo stati fortunati dato che nella sua “analisi” non ha citato la favola dei “Protocolli dei Savi di Sion”. Si ricordi, caro Pierino, che chi tenta di spiegare la realtà accusando presunte lobby ebraiche ha una mente predisposta a qualsiasi nefandezza.
Pierino abbai il buon senso di sparire e di andare a Teheran, lì c’è sicuramente chi è disposto ad accoglierlo e a pubblicizzare la campagna contro le lobby ebraiche.
E pensi caro Pierino, che noi personalmente eravamo convinti della sua non colpevolezza, ma la sua difesa annulla tutta la sua innocenza e lo fa precipitare a Norimberga, alla fine della seconda guerra mondiale.
Don Gelmini se vuole il nostro perdono e di tutti gli uomini liberi deve immediatamente smentire quanto pubblica dal “Corriere della Sera”.

Venezia, 5 agosto ’07

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Vicario Plenipotenziario
Luca Peroni
Il Ministro degli Esteri
Valerio Serraglia


La giustificazione del sacerdote: «Intendevo dire lobby massonica radical chic». Poi aggiunge: «Sono addolorato ma sereno e forte»

ROMA – Don Pierino Gelmini si corregge e sulle accuse alla lobby ebraico-radical chic dichiara: «se l’ho detto mi è sfuggito perché io intendevo dire massonica radical chic. Chiedo scusa agli ebrei perché io ho molto rispetto e molta considerazione per loro». Il sacerdote ha rilasciato una breve dichiarazione al Gr1, aggiungendo che «c’è questa loggia massonica radical chic che sicuramente combatte la Chiesa su tutti i fronti e che punta a neutralizzare coloro che in un’azione d’avanguardia cercano di rendere una testimonianza cristiana. I preti? Sono i loro, direi, punti di riferimento preferiti». Dopo aver celebrato la messa con i ragazzi della sua comunità il sacerdote ha riferito di essere «sicuramente addolorato per queste cose ma sereno e forte nello spirito e nell’anima».
SORPRESO E AMAREGGIATO – «Sono sorpreso e amareggiato che un uomo del genere riproponga vecchi pregiudizi. L’età che ha e la storia che ha vissuto avrebbero dovuto insegnargli qualche cosa». Così Alessandro Ruben presidente dell’Antidefamation League (Adl) Italia commenta le affermazioni del sacerdote. «Spero – ha aggiunto – che abbia modo di spiegare quello che intendeva, anche se non capisco proprio che cosa c’entri con ciò che sta subendo. Si deve rendere conto che le sue esternazioni rischiano di alimentare l’antisemitismo che in Europa non è certo scomparso. Mi auguro – ha concluso Ruben – che al più presto separi la persona rispettabile che è dalle falsità che ha sostenuto».
COLPA DELLO STRESS – Increduli. Così Riccardo Pacifici, vice presidente e portavoce della comunità ebraica, sintetizza il proprio stato d’animo dopo le accuse di Don Gelmini che ha parlato di una offensiva «ebraico-radical chic che mira a screditare la chiesa cattolica» nella vicenda dei preti pedofili. «Si tratta di accuse farneticanti – dice Pacifici – forse dovute allo stress del momento e anche al caldo. Le respingiamo e restiamo in attesa di scuse». Scuse che poi sono arrivate da parte del sacerdote. «Siamo consapevoli dell’opera meritoria delle comunità terapeutiche come quella di don Gelmini – ha aggiunto Pacifici – a cui tante famiglie anche della nostra comunità hanno fatto ricorso perchè colpite dalla piaga della tossicodipendenza. Sappiamo che dn Gelmini è uomo di fede che opera per ridare dignità e serenità a tante famiglie».
05 agosto 2007