Comunicati Ufficio Affari Esteri

Il passato non ritorna, ma la Storia si ripete

image_pdfimage_print
Toccò a Churchill nel settembre del 1938, a un anno dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale,  smascherare il falso pacifismo di un’Europa che, nell’escalation delle pretese avanzate da Hitler, altro non sapeva esprimere se non una politica di appeasement, che consisteva nell’assecondare ogni richiesta della Germania nazista, allontanando allo stesso tempo un possibile (anche se altamente improbabile) intervento della debole Società delle Nazioni, prototipo mal riuscito dell’odierna Organizzazione delle Nazioni Unite.

Dopo la conclusione, infatti, degli “Accordi di Monaco” (30 settembre 1938) in cui le aspirazioni inerenti lo “spazio vitale” della Germania di Hitler furono immancabilmente soddisfatte a discapito di interi popoli che furono consegnati nelle mani del nazismo, il Primo Ministro inglese Chamberlain, il francese Daladier e il ducetto italiano Mussolini furono applauditi dalle opinioni pubbliche dei rispettivi Paesi, ed acclamati come “salvatori della Pace”. Tuttavia Churchill, che sostituirà un Chamberlain dimissionario nel maggio del 1940, con una quasi profetica e storica frase seppe profilare in poche parole la situazione diplomatica di quel frangente ed il destino stesso dell’Europa pacifista. Sui folli che trattarono con Hitler disse: “Potevano scegliere fra il disonore e la guerra. Hanno scelto il disonore ed avranno la guerra”.
All’oggi il contesto è sicuramente cambiato: sono cambiati i teatri, sono cambiati gli attori, ma il copione è sempre lo stesso. Dai più punti caldi nel Mondo continuano a pervenirci segnali a dir poco allarmanti riguardo il terrorismo fondamentalista islamico che con gli Stati che lo appoggiano finanziariamente e logisticamente mostra la sua faccia in Sudan, in Kosovo, in Afghanistan, in Iraq. Se non bastasse ciò, le ripetute e crescenti minacce proclamate verso tutti gli “infedeli”, occidentali in primis, che subito i governi pacifisti del moderno appeasement europeo minimizzano, vengono integrate da continui test balistici per testare la portata dei missili e i tempi di reazione delle difese dei Paesi vicini, come è avvenuto più volte per la Korea del Nord nei confronti del Giappone. Tuttavia, se l’Unione Europa che ormai si configura come un mero ente economico se ne lava le mani e i ventisette Ministri degli Esteri dei Paesi membri non discutono del nucleare in Iran trovando “altre priorità”; se l’ONU ritarda sistematicamente l’applicazione delle dovute sanzioni contro l’inarrestato sviluppo di armamento nucleare nell’Iran di Ahmadinejad, tocca al gabinetto francese del Presidente Nicolas Sarkozy richiamare l’Europa a spendere di più per la difesa: “in un periodo in cui le crisi si moltiplicano – dice Sarkozy – non c’è un surplus, ma una carenza di capacità difensiva in Europa”. Attraverso le parole del suo Ministro degli Esteri Kouchner, inoltre, avverte non solo l’UE, ma il Mondo intero riguardo i pericoli che provengono dal governo di Teheran: “bisogna prepararsi al peggio, e il peggio significa la guerra”.
Pertanto, il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, ringrazia il Presidente Francese Nicolas Sarkozy ed il Ministro degli Esteri Bernard Kouchner per il loro importantissimo, profuso e lungimirante impegno nella lotta al terrorismo islamico, e per l’aver apertamente posto al Mondo la vera alternativa sul fronte delle pretese nucleari di Teheran parlando, già nel suo primo discorso di politica estera dello scorso 27 agosto, di “un’alternativa catastrofica: la bomba iraniana o il bombardamento dell’Iran”, così da mettere Teheran in condizione di non nuocere. Tale è stato il giusto e vincente atteggiamento usato dalla Resistenza di ogni Paese contro la canaglia nazi-fascista: “Arrendersi o perire” era il motto del Comitato di Liberazione Nazionale – Alta Italia, abbandonato dal governo italiano e dalla Casa Regnante, che di fronte alla calata dei nazisti preferirono fuggire a Salerno e a Brindisi. Ci sentiamo pertanto di avvertire il Presidente Nicolas Sarkozy, che sta tentando di ricostituire un fronte atlantista da contrapporre al blocco terrorista, che scoprirà presto (o forse l’ha già scoperta) la codardia ed il collaborazionismo che animano da sempre il governo italiano, che si limita al multilateralismo e manda il suo Ministro degli Esteri D’Alema a passeggiare a Beirut a braccetto con esponenti di Hezbollah.
Infine, il Veneto Serenissimo Governo esprime la sua soddisfazione per poter contare su un nuovo governo libero che si affianca alla vasta coalizione anti-terrorismo che è attivamente formata da molti governi tra cui quello Americano, quello Israeliano, quello Britannico, quello Etiopico, quello Australiano, quello Pakistano, quello Somalo, dall’ANP, ecc. ecc., dal Veneto Serenissimo Governo e da oggi anche dal governo Francese.
Venezia, 18 settembre ’07

Ufficio Affari Esteri
del Veneto Serenissimo Governo