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I disegni del terrorismo islamista nel corno d’Africa

…il Veneto Serenissimo Governo, in quanto erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica invita i responsabili degli stati ad accantonare rancori ed incomprensioni e dar vita ad una stabile coalizione contro il terrorismo, vero nemico della vita e della libertà…

 
La lapidazione di una ragazza del sud della Somalia, condannata per adulterio dopo un processo farsa  di fatto svoltosi senza difesa, avvenuta la scorsa settimana, è passata quasi inosservata in Occidente.
Escludendo qualche lodevole eccezione, la patria dei diritti umani ha reagito con una “alzata di spalle” a tale notizia.
Non è il momento di commentare l’ennesimo comportamento ipocrita di molti occidentali che dimostrano di volersi congedare definitivamente dalla loro luminosa tradizione filosofico-giuridica legata anche alla religione ebraico-cristiana.
Vale la pena, piuttosto, esaminare le conseguenze “africane” di tale aberrante decisione, incompatibile con l’autentico volto dell’Islam.
Il pronunciamento del tribunale è l’espressione della linea di una fazione delle coorti islamiche, il noto movimento terrorista affiliato di Al Qaeda operante in Somalia con lo scopo di costituire un califfato islamista.
Questo gruppo minoritario, staccatosi la scorsa estate dalle stesse coorti dopo la firma dell’accordo di pace con il governo somalo di transizione, agisce, partendo da una strumentale lettura del Corano e delle tradizioni musulmane, al fine di destabilizzare l’intera Africa orientale, costringere la popolazione a conversioni forzate e islamizzare le culture.
Il significato della condanna trascende la sfera giuridica per assumere un risvolto politico: annunciare al mondo intero che Al Qaeda e soci proseguono i loro perversi disegni.
Già a fine 2006 il consiglio supremo etiope degli affari islamici prese una chiara posizione in proposito, definendo “estremisti” i terroristi delle coorti e dicendo chiaramente che l’insaturazione di un regime islamista in Somalia “non è l’Islam, ma rappresenta un pericolo per il mondo intero”.
Proprio in considerazione di tale minaccia globale, il Veneto Serenissimo Governo, in quanto erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica invita i responsabili degli stati ad accantonare rancori ed incomprensioni e dar vita ad una stabile coalizione contro il terrorismo, vero nemico della vita e della libertà.
Longarone, 4 novembre 2008
 

Il responsabile Dip. lotta all’integralismo
Andrea Bonesso