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Bossi ed il terrorismo talebano

Purtroppo, ancora una volta, la belva terrorista ha colpito dei combattenti per la libertà. Altri sei soldati della coalizione sono caduti.
Il Veneto Serenissimo Governo, il quale è impegnato fin dal 2001 a fianco degli alleati, abbassa le proprie bandiere e onora tutti i caduti: sia i militari della coalizione sia i civili afgani, caduti per mani assassine e vigliacche. A dimostrare che i terroristi non solo sono nemici della coalizione, ma anche del fiero popolo afgano, è fatto incontestabile che essi tendono a colpire anche i civili, soprattutto i civili, per creare un senso di frustrazione e dimostrare l’impotenza della coalizione.

È del tutto evidente che chi guida la coalizione ha delle responsabilità tremende e la principale è di aver imposto uno squalificato personaggio come Karzai, presidente da operetta, disposto a complottare con i signori della guerra, con i produttori di droga e con i vari taglia-teste.
noltre il Veneto Serenissimo Governo chiede sia aperta un’inchiesta internazionale sulla dinamica dell’assassinio del comandante Massud: unico vero e grande leader capace di tentare una stabilizzazione dell’Afghanistan. Il Veneto Serenissimo Governo è disponibile a partecipare alla commissione d’inchiesta.
Per ritornare alle miserie italiane, abbiamo tutti letto le dichiarazioni del ministro italiano Umberto Bossi il quale ha dichiarato: “Quei soldati li abbiamo mandati a morire noi. E sono morti”. È vero signor Bossi, li hai mandati a morire perché gli avete impedito di combattere e quindi di difendersi. Signor Bossi, ministro italiano, le abbiamo già detto che le sue dichiarazioni stimolano i terroristi a compiere attentati; cerchi di stare zitto, perché in caso contrario lei dovrà rispondere delle sue sparate e potrebbe essere accusato di essere un vertice del triangolo insieme a Karzai e al mullah Omar; col risultato finale di consegnare l’Afghanistan e il Pakistan ai terroristi con conseguenze facilmente immaginabili.

Longarone, 23 settembre 2009 

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Portavoce
Valerio Serraglia