
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria della Shoah, è la giornata in cui si va a ricordare che conseguenze ha la sopraffazione dell’essere umano su un altro essere umano, è un giorno in cui tutti dovrebbero fermarsi a riflettere su che conseguenze ha l’idea che possa esistere una razza superiore alle altre, un essere umano superiore agli altri.
Il 27 gennaio non deve però rimanere un giorno a sé stante scollegato dagli altri, non deve essere una giornata che serve a mettere a posto la coscienza collettiva dell’umanità, e questo perché le radici dell’odio sono ancora presenti e vive, nonostante i milioni di morti periti nei campi di sterminio della seconda guerra mondiale.
L’intolleranza verso i cosiddetti “diversi” per religione, orientamento sessuale, provenienza geografica, ecc, è all’ordine del giorno. Non a caso il 2009 è stato il peggiore anno dalla fine della Seconda guerra mondiale per gli episodi di antisemitismo nell’Europa occidentale. Ciò è quanto riferisce un rapporto di un gruppo di organizzazioni che combatte l’antisemitismo. Secondo l’indagine, nell’anno appena concluso si sono registrate centinaia di violenze nei confronti di ebrei in particolare in Gran Bretagna, Francia e Olanda.
L’odio verso il “diverso” coinvolge l’intera società, chi si gira da un’altra parte e far finta di non vedere è complice anch’esso dell’intolleranza; ciò che è successo nei campi di sterminio è avvenuto perché nessuno si è ribellato ad una politica di sopraffazione che è diventata parte stessa dell’ordinamento della società. Solo alzando la testa e combattendo al sopraffazione potremo fare in modo che ciò che è avvenuto non si ripeta, se faremo finta di non vedere o aspetteremo che altri intervengano al nostro posto allora saremo complici del crimine e dei criminali.
Se ci riteniamo dei combattenti per la libertà e dei patrioti dobbiamo essere in prima linea perché la società ed il mondo tutto siano più armonici, perché nessuno venga discriminato per il proprio pensiero e religione, attuandoci contro ogni avvisaglia di sopraffazione sia che essa avvenga in casa nostra o a chilometri di distanza: chi starà a guardare, diverrà oggettivamente complice di una società che si sta sgretolando moralmente giorno per giorno in cui gli incubi e gli odi del passato ritornano in modo ancor più forte.
Ogni giorno ricaviamo del tempo per pensare alle prepotenze che imperversano nel mondo e pensiamo a cosa possiamo fare realmente perché queste diminuiscano, così facendo la giornata della memoria avrà realmente un valore.
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente
Demetrio Serraglia