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9 MAGGIO 1997-LA LUCE MARCIANA SQUARCIA LE TENEBRE DELLA MENZOGNA, DEL DEGRADO E DELLA SOTTOMISSIONE

Il 9 maggio 2010, se non fosse stata compiuta la straordinaria impresa della liberazione di piazza San Marco, ad opera del Veneto Serenissimo Governo, unico erede e continuatore della mai caduta gloriosa Veneta Serenissima Repubblica che per più di un millennio, mai conobbe servitù, potremmo dire con assoluta certezza che il nostro amato Veneto non esisterebbe più come nazione storica d’Europa e come popolo tra i più antichi del continente.

Il diabolico piano era di far credere alla nostra gente che la Veneta Patria non è altro che una delle venti regioni dello stato italiano e che la nostra storia, cultura e tradizioni sono quelle che ci hanno insegnato nelle scuole italiane dove tutto nasce a Roma per poi finire a Roma. L’obiettivo di questo diabolico piano da parte delle forze d’occupazione era stato quasi raggiunto grazie anche alla casta di zelanti reggicoda locali.
La pietra tombale sulla storia veneta e sul suo smisurato contributo dato in tutti i campi per secoli alla civiltà europea e mondiale, doveva essere posta il 12 maggio 1997 in occasione dei festeggiamenti per il duecentesimo anniversario della cosiddetta caduta della Veneta Serenissima Repubblica ad opera delle orde giacobine napoleoniche. Dove si è mai visto al mondo che la classe dirigente che si definisce rappresentante del popolo celebra la perdita della libertà della propria terra?!? Questa oscena pagina del più cupo e degrado atto di sottomissione, condito con le più ripugnanti menzogne storiche, si stava per compiere a coronamento delle "radiose giornate del 1866" che videro l’entrata nel nostro Veneto delle truppe del neonato regno d’Italia favorite da accordi internazionali ma soprattutto dal famigerato referendum farsa imposto con le baionette. Per la nostra terra, già in una situazione di gravissima prostrazione, a causa delle spogliazioni subite dall’invasione francese e successivamente da quella austriaca, si spalancarono così le porte degli inferi. Si cominciò con l’etnocidio culturale, le nostre plurisecolari tradizioni marciane, spina dorsale del nostro popolo, furono schiacciate, derise e infangate e alla fine cancellate: questo provocò la disgregazione dell’unità sociale e culturale dei veneti rafforzata da continue guerre, deliri ideologici; la fame; la disperazione e la diaspora dove milioni di nostri fratelli dovettero partire per cercare di sopravvivere in ogni angolo del globo a causa delle continue tasse e balzelli di ogni tipo che lo Stato occupante aveva imposto per far fronte alla sua fallimentare situazione economica, già allora sovraccarico di debiti, devastato da corruzione e malaffare. Esattamente come oggi, nulla è cambiato.
Il 9 maggio resterà nella storia di tutti i Veneti grazie al coraggio di questi patrioti, figli della parte migliore del nostro popolo per aver sventato uno dei più grandi etnocidi della storia, per aver dato dignità a questa nostra devastata terra dimostrando al mondo intero che cosa vuol dire spirito veneto.
Non serve chiamarsi Zaia, Schiavon, Padovan, Galan, Furlan, Badan, Berto, Zorzi, Mattiolo, Delon, Milan, Vianello, Boscolo ecc…per potersi dire veneti. Non dobbiamo mai dimenticare quella spiritualità che deriva dagli insegnamenti della nostra storia di uomini liberi e giusti che ci spinge al servizio del bene comune in maniera del tutto naturale senza chiedere nulla in cambio indipendentemente dal ceto sociale. Il 9 maggio ha visto riaffermarsi questi ideali e la continuazione della mai interrotta unità tra le istituzioni marciane e il nostro popolo.
NON C’E’ PIU’ TEMPO DI DISTINGUO E POLEMICHE, tutti i veneti si devono sentire orgogliosi, abbandonare ogni divisione creata dall’occupante soprattutto in questo drammatico momento economico, ed unirsi al Veneto Serenissimo Governo e lottare affinché la nostra gloriosa Patria torni ad essere esempio di libertà, di rettitudine, di buon governo e giustizia come lo ha dimostrato per secoli.

REFERENDUM SUBITO!
Viva il 9 maggio!
Viva la Veneta Serenissima Repubblica!
Viva il Veneto Serenissimo Governo!

Luigi Massimo Faccia
Presidente della Veneta Serenissima Repubblica