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"LA VIA VENETA ALL’INDIPENDENZA"


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Oggi 24 luglio 2010 ci troviamo a festeggiare il secondo anniversario di quello storico atto politico che è la proclamazione e la ricostituzione dei Liberi Territori Veneti avvenuta il 20 luglio 2008. La proclamazione del primo Libero Territorio Veneto è la logica conseguenza  della Liberazione di Piazza San Marco dell’8/9 maggio 1997.
Siamo giunti ad un punto di non ritorno, la situazione italiana è quella di una guerra per bande. Ci si sta avvicinando sempre più allo sfaldamento dello Stato italiano; la classe dirigente che si è succeduta negli ultimi 60 anni è l’espressione peggiore dei singoli Popoli della penisola.
Noi come Veneto Serenissimo Governo facciamo appello a tutto il Popolo Veneto per unirsi, costruire e predisporre tutti gli strumenti atti a conseguire l’indipendenza: unica meta per ogni Patriota Veneto che ama il proprio Popolo e la propria Terra.
La Veneta Serenissima Repubblica in ogni epoca era all’avanguardia come avanzamento politico rispetto agli altri Stati del consesso europeo e mondiale; oggi il patriottismo Veneto deve riscoprire lo stesso concetto di avanguardia politica: da qui la necessità di mettere il POPOLO ALLA GUIDA DELLO STATO. La nostra strada per la rinata Veneta Serenissima Repubblica è quella dell’autogestione, la quale è la via per la costruzione di una società diversa, in  cui la responsabilità del lavoro e dei risultati deve essere di tutti e per tutti.
Invitiamo, quindi, tutte le forze Patriottiche ed i singoli Patrioti affinché superino le annose e gravose divisioni per raggiungere lo storico obbiettivo di ricostituire la Veneta Serenissima Repubblica.
Ci appelliamo perché le forze militari, i carabinieri e tutte le forze di sicurezza mantengano la calma e l’ordine durante i passaggi di poteri tra lo Stato italiano e le istituzioni della Veneta Serenissima Repubblica. Chiediamo a tutte le forze armate degli altri Paesi presenti sul suolo Veneto di non interferire in questa delicata fase politico-diplomatica.
Nel contempo domandiamo a tutti i Popoli della penisola italiana di allacciare relazioni politiche, diplomatiche e culturali con il Veneto Serenissimo Governo, nel rispetto degli interessi reciproci. Chiamiamo, inoltre, tutte le nazioni contermini ad essere al fianco del nostro Popolo e a stringere rapporti amichevoli con le nascenti istituzioni della Veneta Serenissima Repubblica.
Il Veneto Serenissimo Governo, prima di un nuovo "8 settembre" e del sicuro caos e violenze incontrollabili che ne seguiranno, chiede che rapidamente sia posto all’ordine del giorno il rifacimento del Referendum del 1866, che unì illegalmente il Veneto all’Italia. Il Veneto Serenissimo Governo chiede alle autorità internazionali il ripristino delle autorità del Veneto Serenissimo Governo sulla Veneta Patria.

Longarone, 24 luglio 2010
Il Presidente
del Veneto Serenissimo Governo
Luca Peroni

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MESSAGGIO COMPLETO DEL PRESIDENTE LUCA PERONI:

Oggi 24 luglio 2010 ci troviamo a festeggiare il secondo anniversario di quello storico atto politico che è la proclamazione e la ricostituzione dei Liberi Territori Veneti avvenuta il 20 luglio 2008. La proclamazione del primo Libero Territorio Veneto è la prosecuzione del gesto fondamentale per l’autodeterminazione del Veneto: la Liberazione di Piazza San Marco dell’8/9 maggio 1997. Liberazione condotta da un commando della Veneta Serenissima Armata su diretta guida del Veneto Serenissimo Governo.
I Liberi Territori Veneti sono stati costituiti a fronte delle continue violazioni dei trattati internazionali da parte dell’occupante italiano (Armistizio di Cormons, Convenzione per le Venezia, e Pace di Vienna del 1866), i quali stabilivano il diritto del Popolo Veneto ad esprimersi liberamente sulla ricostituzione di uno Stato Veneto Indipendente.
Siamo giunti ad un punto di non ritorno, la situazione italiana è quella di una guerra per bande, una disgregazione reale e oggettiva dello Stato; nessuno, dal potere esecutivo al potere legislativo fino a quello giudiziario, è più in grado di controllare la situazione. Ci si sta avvicinando sempre più allo sfaldamento dello Stato italiano; la classe dirigente che si è succeduta negli ultimi 60 anni è l’espressione peggiore dei singoli Popoli della penisola: una classe dirigente parassitaria che sovrappone gli interessi di casta a quelli del Popolo. Ciò non può che portare allo sbriciolamento dello Stato italiano, portandolo alla stessa fine che la storia ha riservato all’URSS.
Noi come Veneto Serenissimo Governo facciamo appello a tutto il Popolo Veneto per unirsi, costruire e predisporre tutti gli strumenti atti a conseguire l’indipendenza: unica meta per ogni Patriota Veneto che ama il proprio Popolo e la propria Terra.
Non ci stancheremo mai di sottolineare in ogni momento del nostro impegno per la causa Veneta che il nascere in un territorio non significa amarlo, significa solo che la ruota della casualità ha voluto farti nascere in quello Stato. Essere Patriota invece è una scelta e, le scelte volontarie e maturate al contrario delle scelte casuali portano sempre buoni profitti. È Veneto non chi è nato in Veneto ma chi vuole bene al Veneto e di conseguenza faccia proprio il bagaglio identitario e culturale che lo contraddistingue.
Per fare un salto di qualità rispetto all’oggi noi tutti dobbiamo capire che per ottenere il bene comune bisogna contrapporsi coscientemente ai piccoli e meschini interessi particolari e al privilegio nonché porre dei paletti che limitino lo sfruttamento sconsiderato delle risorse e della terra e quindi far in modo che gli interessi individuali e comuni si leghino fino a diventare quasi un tutt’uno.
Noi che lottiamo per la Causa Veneta non siamo dei malati di passatismo, ma guardiamo alla nostra storia come maestra di vita, una maestra da cui apprendere tutto ciò che di positivo c’è,  e evitiamo di ripetere gli errori che inevitabilmente si sono commessi. La Veneta Serenissima Repubblica in ogni epoca era all’avanguardia come avanzamento politico rispetto agli altri Stati del consesso europeo e mondiale; oggi il patriottismo Veneto deve riscoprire lo stesso concetto di avanguardia politica: da qui la necessità di mettere il POPOLO ALLA GUIDA DELLO STATO per fare in modo che si autogoverni, che diventi cittadino e non suddito. Oggi la condizione dei Popoli Veneti è ancora quella di essere sudditi, le elezioni “democratiche” sono solo l’oppio dato alla gente per offuscarne le ment
i; le elezioni sono un falso mezzo di democrazia. Il regime rappresentativo odierno, frutto del giacobinismo e non dell’illuminismo, produce solo un’altra forma di aristocrazia dove viene premiato chi attira elettori, sia in buona che in mala fede.
L’unica via per uscire da questo meccanismo perverso è quella dell’esercizio diretto della sovranità del popolo per il popolo.
La nostra strada per la rinata Veneta Serenissima Repubblica è quella dell’autogestione, la quale è la via per la costruzione di una società diversa, in  cui la responsabilità del lavoro e dei risultati deve essere di tutti e per tutti; l’accumulo non deve essere alla base della vita del lavoratore, né lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, ma bisogna lavorare contro la fine del mondo, l’apocalisse in cui l’attuale situazione economica ci sta portando. Il tutti contro tutti solo per il profitto e per far fruttare il proprio orticello di privilegi deve essere il triste ricordo del passato, la vita armonica per una libertà reale di tutti gli esseri del creato deve diventare il presente, altrimenti il futuro sarà offuscato da ombre di morte.
Invitiamo, quindi, tutte le forze Patriottiche ed i singoli Patrioti affinché superino le annose e gravose divisioni per raggiungere lo storico obbiettivo di ricostituire la Veneta Serenissima Repubblica, uno Stato che non sia l’italia in piccolo ma che sia una tappa per il raggiungimento di un nuovo stadio di sviluppo della convivenza umana, una convivenza armonica e felice.
Ci appelliamo perché le forze militari, i carabinieri e tutte le forze di sicurezza mantengano la calma e l’ordine durante i passaggi di poteri tra lo Stato italiano e le istituzioni della Veneta Serenissima Repubblica.
Chiediamo a tutte le forze armate degli altri Paesi presenti sul suolo Veneto di non interferire in questa delicata fase politico-diplomatica.
Nel contempo domandiamo a tutti i Popoli della penisola italiana di allacciare relazioni politiche, diplomatiche e culturali con il Veneto Serenissimo Governo, nel rispetto degli interessi reciproci.
Chiamiamo, inoltre, tutte le nazioni contermini ad essere al fianco del nostro Popolo e a stringere rapporti amichevoli con le nascenti istituzioni della Veneta Serenissima Repubblica.
Il Veneto Serenissimo Governo, quale erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, prende atto del grande pericolo in cui si trova la Veneta Patria ed il Veneto Popolo, pericolo proveniente sia dalla penisola che della situazione economica e geopolitica internazionale.
In questo contesto il Veneto Serenissimo Governo, prima di un nuovo "8 settembre" e del sicuro caos e violenze incontrollabili che ne seguiranno , chiede che rapidamente sia posto all’ordine del giorno il rifacimento del Referendum del 1866, che unì illegalmente il Veneto all’Italia, e pone come base per le trattative questi sotto elencati punti. Il Veneto Serenissimo Governo chiede alle autorità internazionali il ripristino delle autorità del Veneto Serenissimo Governo sulla Veneta Patria attraverso il seguente Memorandum:
1- Costituzione di una commissione quadripartita presieduta dalla Francia e composta dall’Austria, Italia e Veneto Serenissimo Governo per il controllo della regolarità del rifacimento del referendum del 1866 che unì illegalmente il Veneto all’Italia;
2- Consegna di tutte le basi militari Italiane e il loro materiale alle autorità militari francesi;
3- Nomina di un generale francese plenipotenziario per la gestione provvisoria dell’amministrazione militare e civile, e per la gestione e la proclamazione dei risultati del referendum;
4- Non interferenza delle basi NATO e USA presenti sul Veneto territorio durante lo svolgimento e la preparazione del referendum;
5- Qualsiasi ingerenza da parte di chicchessia durante la preparazione e lo svolgimento del referendum sarà considerato atto ostile;
6- Immunità diplomatica per i membri del Veneto Serenissimo Governo, per i propri plenipotenziari e delegati.
Il rigetto di questo Memorandum significa assumersi tutte le relative responsabilità sul piano storico, politico e giuridico.