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Saviano, Benigni, Fazio: altro che tricolore e giuramenti di Mazzini!

Questi mercenari dello Stato occupante italiano sono solo falsificatori della storia.

…Prima di tutto è bene ricordare che per i Veneti il tricolore è un bottino di guerra conquistato nella battaglia di Lissa al grido di “Viva San Marco”, e che nella cosiddetta III guerra di indipendenza non ci furono diserzioni tra le fila Venete che combattevano contro l’Italia: questo a memoria degli ascari del potere central-colonialista italiano…


In questo periodo c’è un continuo parlare di unità d’italia con l’esaltazione dei miti risorgimentali o per meglio dire dei criminali risorgimentali quali Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II e i suoi eredi storici e politici. C’è sempre più l’esaltazione del risorgimento e con esso della prima guerra mondiale con una falsificazione continua della storia, anzi con una negazione di quelli che sono le realtà dei fatti.
L’italia è figlia di Mazzini (questo è vero), di un terrorista, che attuò la propria azione politica con le bombe e con l’armiamoci e partite rivolto a quegli avventurieri che erano dei dissociati rispetto al reale sentimento popolano e popolare, e che nulla avevano a che vedere con sentimenti di libertà ed autodeterminazione dei Popoli.
Prima di tutto è bene ricordare che per i Veneti il tricolore è un bottino di guerra conquistato nella battaglia di Lissa al grido di “Viva San Marco”, e che nella cosiddetta III guerra di indipendenza non ci furono diserzioni tra le fila Venete che combattevano contro l’Italia: questo a memoria degli ascari del potere central-colonialista italiano.
Il Veneto è sotto occupazione italiana, i crimini di questa occupazione, perpetrata in violazione del diritto internazionale, sono innumerevoli, di seguito andiamo ad elencarne alcuni a titolo esemplificativo;
1)      144 anni di illegale occupazione, con la violazione del diritto all’autodeterminazione dei Popoli Veneti;
2)      Indebita appropriazione dei beni materiali degli organi di governo della Veneta Serenissima Repubblica (Palazzo Ducale e tutti i beni mobili al suo interno), Ambasciate Venete a Roma e Costantinopoli;
3)      Promulgazione della tassa sul macinato, la quale servì per pagare i danni della guerra di aggressione italiana del 1866, e che inoltre causò una emigrazione di carattere biblico (diaspora veneta in tutti i continenti del globo) e malattie derivate da ciò (pellagra: mai esistita prima del 1866 nelle terre venete);
4)      Emigrazione forzata dei veneti verso l’estero dal 1866 ad oggi: Brasile, Argentina, Uruguay, Canada, Stati Uniti, Australia, Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Regno Unito, ecc.
5)      Baratto di emigrati in cambio di materie prime: ad es. emigrazione verso il Belgio in cambio di carbone;
6)      due guerre mondiali d’aggressione con conseguenti danni materiali e tragedie umane:
–         città bombardate,
–         morti civili per cause dovute alla guerra (bombardamenti, rastrellamenti, rappresaglie, epidemie di vario genere)
–         sfollati durante la prima guerra mondiale (cimbri, ladini, cittadini di Venezia, ecc.)
–         militari veneti morti in tutte le guerre d’aggressione italiane.
7)      Cessione della provincia Veneta di Belluno al III Reich durante la seconda guerra mondiale;
8)      Leggi razziali nei confronti dei veneti di Religione Ebraica, con deportazioni nei campi di sterminio;
9)      Danni morali nell’uso del Leone di San Marco per legittimare l’occupazione delle terre di Istria, Dalmazia,  Quarnaro e del Dodecaneso;
10)  Depauperamento della millenaria cultura veneta attraverso l’imposizione della “cultura” italiana.
11)  Crimini verso l’ecosistema Veneto di cui la tragedia del Vajont ne è simbolo primario.

Questa è l’italia che i servi del colonialismo italiano difendono! Vergogna! Siete solo degli ipocriti!
Speriamo che questi crimini all’occupante italiano, alla comunità internazionale e agli intellettualoidi italiani non sembrino pochi, ci auguriamo infatti che il mondo non aspetti solo delle guerre o dei genocidi per riconoscere la legittimità di un Popolo all’autogoverno e al libero arbitrio.
Noi come Veneto Serenissimo Governo chiediamo che venga data al Popolo Veneto la possibilità di decidere liberamente del proprio destino di Nazione attraverso un libero referendum sotto tutela internazionale.
Se lo Stato italiano è così democratico e faro di libertà perché ha paura del giudizio del popolo che ritiene di rappresentare? O forse quello che riesce a fare l’Italia sono solo tardivi e retorici interventi di fronte a tragedie come l’alluvione di questo novembre?
Non dobbiamo dare ascolto a tutta quella marmaglia che con arroganza pretende di modellare la storia a propria immagine e somiglianza a discapito di tutto e tutti. Il Veneto è quello che si sta risollevando con la propria forza dall’alluvione e non quello che loro descrivono, o meglio ignorano, con falsità e menzogna.
Longarone, 9 novembre ’10
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente
Demetrio Serraglia