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Ogni giorno deve essere il giorno della memoria… e dell'azione contro l'antisemitismo

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…questa storia è di tutti fuorché degli Ebrei. È degli europei che hanno prodotto e assistito ai rastrellamenti, alle deportazioni, alle camere a gas, alle fucilazioni di massa. Prima ancora, agli esperimenti medici. Agli assassini di massa di malati di mente e handicappati. Alle leggi razziali, giusti per restare nella penisola italiana…

La sala del mudeo dello Yad Vas
hem a Gerusalemme

Limitarsi a ricordare la Shoah il 27 gennaio è un crimine altrettanto aberrante che la Shoah stessa, è un tentativo puerile della società che ha creato i presupposti della Shoah di andare a patti con la propria coscienza, è una magra ricompensa a chi il crimine lo ha subito e non lo ha certamente né voluto né causato. Perché questa storia è di tutti fuorché degli Ebrei. È degli europei che hanno prodotto e assistito ai rastrellamenti, alle deportazioni, alle camere a gas, alle fucilazioni di massa. Prima ancora, agli esperimenti medici. Agli assassini di massa di malati di mente e handicappati. Alle leggi razziali, giusti per restare nella penisola italiana.
Quindi chi vuole ricordare la Shoah è bene che si soffermi a pensare al proprio quotidiano, iniziando ad agire concretamente perché non ci sia più l’antisemitismo. Commuoversi guardando qualche film o documentario non serve se a ciò non facciamo seguire l’azione quotidiana, se poi ogni giorno cadiamo nei tranelli dell’ideologia antisemita ed antisionista (entrambe facce della stessa lurida medaglia).
Il 27 gennaio non si celebra la memoria degli ebrei ma la memoria di un’umanità che è stata a guardare, una memoria che ha difficoltà a guardarsi dentro, che anche in questa giornata di lutto trova il modo di attaccare il Popolo ebraico paragonando in alcune conferenze di benpensanti il democratico Stato d’Israele alla Germania nazista o addirittura dicendo che lo Stato d’Israele è la ricompensa agli Ebrei della Shoah. Noi come Veneto Serenissimo Governo affermiamo che lo Stato d’Israele è nato nonostante la Shoah perché le sue ragioni storiche sono scritte nella storia del Popolo Ebraico, e la sua esistenza è un elemento chiave per tutti coloro che credono nella libertà e nell’uguaglianza tra gli esseri umani. Attaccare lo Stato d’Israele e sostenere i gruppi terroristici e gli Stati che ne vogliono la sua distruzione significa solo dare vita a dei presupposti per giustificare una nuova Shoah.
La giornata della memoria deve essere ogni giorno e l’azione contro l’antisemitismo deve essere costante e senza tregua, perché comportandosi altrimenti si fa solo dell’idealismo sterile. Ognuno è responsabile del proprio agire, e ognuno risponde per le proprie azioni e per il proprio silenzio, guardare da un’altra parte di fronte ai crimini e a chi li commette equivale solo a diventarne complici.
26 gennaio 2014

 

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente
Demetrio Serraglia