Corriere del Veneto: Venetisti e Lega per la Crimea russa
Pubblicato dal Corriere del Veneto del 13 marzo 2014 un intervento del Presidente Luca Peroni e del Responsabile per il Caucaso Valerio Serraglia. Il Veneto Serenissimo Governo saluta positivamente la scelta indipendentista della Crimea nell’ambito della Federazione Russa.
Direttamente da Corriere del Veneto del 13 marzo 2014, di Marco Bonet:
I fremiti autonomisti. Una troupe di Mosca in consiglio regionale
Venetisti e Lega tifano per la Crimea russa: ”Merita l’indipendenza”. In arrivo i bollettini del “plebiscito” veneto.
VENEZIA – Raccontano che la telefonata sia arrivata a tarda sera, inaspettata, qualche giorno fa. Drin! “Pronto, chi parla?”. “Siamo la televisione russa”. E mica una qualunque: Russia24 Tv News Channel, il network all news dello Stato che conta 5 canali televisivi, 4 radio e 70 milioni di spettatori ogni giorno. “In pratica la Rai locale” spiegano sorpresi negli uffici della Lega Nord. Qualcuno avrebbe potuto pensare allo scherzo di un simpatico consigliere del Pd (le maratone sul bilancio, talvolta, impongono goliardiche pause relax) e invece ieri a Palazzo Ferro Fini è arrivata sul serio una troupe da Mosca, pronta ad intervi stare il capogruppo del Carroccio nel “Parlamento veneto”, Federico Caner. Preparati erano preparati, non c’è che dire: si erano letti perfino il malloppo sul “Debito regionalizzato ed il prezzo della libertà” messo a punto dai padani (che, per inciso, è tutto in italiano), con l’obiettivo dichiarato di trovare una voce favorevole a quel che sta accadendo in Crimea, dove il parlamento ha appena votato l’addio all’Ucraina e l’annessione alla Russia, decisione che dovrà essere ratificata domenica da un referendum popolare.
Non è stata una ricerca complicata “Il Veneto è proprio come la Crimea – ha infatti esordito Caner -. Un parallelismo automatico, un po’ come quello con la Catalogna e la Scozia”. Racconta il capogruppo leghista che “i media russi guardano con assoluto interesse alle spinte indipendentiste del Vecchio continente, inserendo il Veneto in un movimento che porterà a quell’Europa dei popoli per cui la Lega lotta da decenni”. Quindi ricorda: “Noi sosteniamo da sempre l’autodeterminazione e il diritto a staccarsi dagli Stati nazionali se è la gente a chiederlo democraticamente. La Crimea ed il Veneto si appellano al diritto internazionale che le rispettive capitali non possono ignorare. Abbiamo diritto all’indipendenza. I veneti sono perfino disponibili a farsi carico di parte del debito pubblico, pur non avendolo generato… Tanto ogni anno lasciamo comunque a Roma 20 miliardi di residuo fiscale”. Della serie: saldiamo la nostra quota dei debiti e tanti cari saluti a tutti.
Non solo il Carroccio, però, si scopre filo-Putin (almeno quanto alla partita Ucraina). Anche Luca Peroni, premier del Veneto Serenissimo Governo (“Erede e continuatore della storia, della cultura e delle tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica”), e con lui il responsabile per il Caucaso Valerio Serraglia, fa sapere di “riconoscere la legittimità del voto del parlamento di Crimea”.
Impossibile sapere come verranno presi a Simferopoli l’attestato di stima e la vicinanza degli eredi dei dogi ma Peroni continua ugualmente: “Trasmettiamo gli auguri a questo nuovo Stato, pur sapendo che la strada verso l’autodeterminazione è irta di difficoltà. Siamo sicuri che il popolo di Crimea saprà fare fronte a tutti gli ostacoli, avendo in questa lotta al suo fianco tutti gli antifascisti, democratici dell’Europa, e non solo”. Intanto, senza carri armati e cecchini appostati sui tetti (e meno male), prosegue anche in Veneto la lunga marcia degli indipendentisti, si vedrà con quali esiti visto che qualunque anelito secessionista finora ha finito per arenarsi inesorabilmente sugli scogli del consiglio regio nale.
In questi giorni hanno iniziato a far capolino in molte cassette delle lettere le prime buste inviate dal comitato Plebiscito.eu con i codici necessari per partecipare al referendum online che si terrà sull’omonima piattaforma digitale dal 16 al 21marzo (i finanziatori restano misteriosi ma pare siano gli aderenti all’associazione “Veneto business”). “Sostengo tutte le petizioni, le richieste, le raccolte firme che vanno nella direzione dell’indipendentismo – ha detto il governatore Luca Zaia martedì, rispondendo a chi gli chiedeva se appoggi o meno l’iniziativa – ma non voglio guerre tra poveri, guai! La causa degli autonomisti deve essere unica, come in Catalogna, da destra a sinistra tutti insieme. La strada è in salita, è inutile fare promesse a caso. Guardiamo con attenzione e trepidazione a quel che accadrà il 9 novembre proprio in Catalogna: speriamo riescano ad aprire il varco atteso da tutti i sinceri indipendentisti”. Compreso, par di capire, il nuovo ”amico Putin”.
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