Liberi nella nostra terra
La situazione economica nella penisola, e soprattutto in Veneto, è precaria. Il quadro politico in Italia è allo sbando, incapace di trovare al suo interno una guida ed un’idea politica adeguata. Il parlamento, su indicazione dell’Europa, e con il consenso di tutto il governo Draghi ha deciso di utilizzare il “Recovery fund” (prestito che l’italia dovrà restituire secondo procedure e tempi imposti dalla UE). Questo prestito capestro europeo è progettato nel tentativo di scardinare tutto il sistema industriale, agricolo e turistico su cui si reggeva l’economia italiana. Il piano è investire nel meridione su un’economia di sussistenza, per placare e ricattare le popolazioni del Sud dell’Italia; nel contempo nel Nord distruggere tutta la classe intermedia, legata al proprio territorio e alla propria storia. Ciò comporterà che almeno il 70% delle partite IVA non riaprirà, e saranno costrette a svendere il loro lavoro e attività, probabilmente a personale cinese, finanziato direttamente o indirettamente dalla Repubblica Popolare Cinese.
Il sistema industriale del Nord sarà velocemente assorbito da gruppi monopolistici del nord Europa, trasformando il nostro territorio in prestatori di manodopera.
Questo, sommariamente, è il quadro prospettico. Esistono delle varianti? Che fare?
L’obiettivo è raggiungere l’indipendenza della nostra Patria. Quale strada?
Non collaborare a nessun livello con Roma, con i suoi strumenti operativi (banche, prefetti, poste…) e tutti coloro che sono preposti a rastrellare le nostre ricchezze. Il Veneto subisce l’occupazione italiana, non ne è complice!
Invitiamo inoltre la regione, le province, i comuni e tutti gli eletti nel territorio a fare una scelta: o essere strumenti di chi ci sta legando mani, piedi e testa attraverso il Covid 19 e la lusinga del “Recovery fund” o essere al servizio del Popolo Veneto che vi ha eletto.
Veneti, fate un atto di concreta ribellione e proclamate Liberi Territori Veneti tutte le terre che gestite o che avete in proprietà, come già fecero indomiti patrioti a Longarone nel 2008.
Costruite comitati di coordinamento tra i Liberi Territori per azioni comuni, atte a raggiungere l’obiettivo: l’indipendenza del nostro amato Veneto. In questi territori il Popolo Veneto, che ne è proprietario, potrà muoversi liberamente senza coprifuochi, senza impedimenti, senza visti. I Liberi Territori Veneti dovranno essere un’avanguardia dell’idea di libertà che ha retto e attraversato la Veneta Serenissima Repubblica nella sua millenaria storia. Con i Liberi Territori Veneti torneremo a riappropriarci della felicità e a desiderare un futuro degno di essere vissuto.
Invitiamo tutti i Veneti che amano la propria terra a compiere un gesto rivoluzionario: ritirare tutti i propri risparmi dalle banche e con questi acquistare terre, campi, boschi, case proclamandoli così “Liberi Territori Veneti”. Noi come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, siamo pronti a coordinare la gestione politica di queste terre, quali fiamma di libertà e fulcro della rinata Repubblica Veneta.
La parola d’ordine deve essere: “prendere tutto e dare niente fino all’indipendenza”.
Vivere liberi e in libertà già da oggi: questa è la strada che noi indichiamo per raggiungere la nostra autodeterminazione di popolo formato da donne e uomini liberi.
Venezia-Longarone 28 aprile 2021
Ufficio di Presidenza
Veneto Serenissimo Governo