Comunicati

7 Ottobre 1571 – 7 Ottobre 2023

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Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica si inchina al sacrificio dei tanti soldati veneti e della coalizione che nel solenne giorno del 7 ottobre 1571 sconfissero le perverse forze ottomane intenzionate a cancellare secoli di storia cristiana e con ciò i valori di civiltà e libera convivenza cresciuti nel Veneto ed in tutta Europa.

La storica vittoria dei veneti sui turchi a Lepanto non può essere ricordata se non si commemora insieme al “ più grande evento che videro i secoli” il sacrificio dei combattenti di Famagosta che intrappolò ed umiliò la titanica armata di terra islamica per quasi un anno intero, creando i presupposti per formare poi la lega santa che combatté sul mare.

Baglioni, Martinengo e molti altri valorosi comandanti perirono alla fine dell’assedio sotto indescrivibili torture sopraffatti dall’inganno dei patti non rispettati dalle forze turche; per non parlare poi della fine orrenda subita dal governatore veneto Marcantonio Bragadin spellato vivo dopo giorni di orrende sevizie, e rifiutando sempre la salvezza in cambio dell’abiura alla sua fede cristiana.

L’espansionismo islamico nei secoli è avanzato e talvolta è arrivato alle linee estreme dell’Europa ma la volontà dei popoli liberi europei è sempre riuscita a sconfiggere le aggressioni; non ultima la battaglia per difendere Vienna e poi Buda e Belgrado a fine del diciassettesimo secolo dove un altro illustrissimo veneto” il Beato Marco D’ Aviano”guidò spiritualmente e non solo le difese alleate alla vittoria .

La leggendaria vittoria a Lepanto ha permesso un’indubbia tregua nella lunga lotta tra l’occidente ed islam arrivata sino alle porte del ventesimo secolo.

La certezza della serenità e l’onnipotenza hanno portato i popoli occidentali ad adagiarsi sugli allori arrivando perfino ad accettare qualsiasi teoria relativista, allontanandosi e riuscendo a sovvertire inesorabilmente perfino le proprie radici giudaico-cristiane sia nella sfera personale che sociale e politica.

Verso la fine del ventesimo secolo la degenerazione oramai a tutti i livelli ha portato al collasso gran parte delle nostre istituzioni creando i presupposti per l’implosione del nostro sistema economico, svenduto oramai a grosse multinazionali che niente hanno a che fare con il tessuto sociale del territorio.

Le classi politiche di natura “pro-regressista” fanno a gara per chi compiaccia di più il folle disegno globalista accelerando ancor più la disgregazione interna e creando i presupposti per un’ ossessiva dottrina multiculturale con riferimenti new age che ovviamente metta fuorilegge qualsiasi rivendicazione autoctona in linea con la nostra storia.

In generale il mondo occidentale come lo abbiamo conosciuto è in via d’estinzione e le forze oligarchiche dominanti soprattutto oltre oceano, alleate con la potente finanza teologica dei petrodollari, per motivi se vogliamo anche differenti, pur di rimanere egemoni stanno scatenando la terza guerra mondiale.

Il folle disegno oramai è chiaro a tutti, far sprofondare l’Europa nell’abisso dell’età della pietra derubandola di tutte le logiche difese, soprattutto morali e politiche mettendola in conflitto con il suo più naturale partner, la Federazione Russa.

Le suddette grandi finanze oligarchiche mondiali in preda al panico del fallimento sul fronte orientale e sentendo il terreno sotto ai piedi che scivola via hanno permesso ed aiutato l’aggressività islamica a rialzare la testa, creando i presupposti per l’efferata aggressione allo stato d’Israele, guarda caso proprio il 7 ottobre di un anno fa. In questo momento il popolo d’Israele combatte per la propria sopravvivenza come i Veneti fecero nella battaglia di Lepanto nel 1571 e nello stesso tempo arginano la marea fondamentalista islamica chiaramente intenzionata a dare l’ultimo assalto finale alla debole e spoglia Europa.

Per i veneti e non solo è arrivato il tempo di ricordare il sacrificio dei propri antenati volti a sostenere centinaia di anni di libertà occidentali nelle acque di Lepanto e sulle mura di Famagosta e che il loro sangue sia da esempio per capire quali siano i veri amici o nemici dei veneti e della cristianità tutta.

I nostri amici sono il popolo israeliano.

Il comandante veneto Sebastiano Venier, in risposta alla domanda “CHE SI COMBATTA?” del comandante generale della flotta cristiana Don Giovanni d’Austria rispose : “ET NECESSITA’ E NON SI PUO’ FAR DI MANCO”.

Gloria a SAN MARCO.

Venezia-Longarone 05 ottobre 2024

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo

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