RITIRO DA GAZA
Lungimirante la politica del premier Sharon
Il Veneto Serenissimo Governo , prima di iniziare ogni sua analisi e presa di posizione sullo Stato d’Israele, afferma senza tentennamenti l’indiscusso diritto alla sopravvivenza e all’autodifesa di Israele. Il ritiro da Gaza di 9000 israeliani sta avvenendo da terre aride che essi avevano messo a cultura e che d’ora in poi non saranno mai più così rigogliose. Tuttavia, nonostante il duro lavoro svolto dai coloni, va detto, senza ombre, che quanto fatto dal premier Sharon è giusto, ragionevole e lungimirante. Sharon così procedendo ha evitato una probabile nuova Masada che sarebbe servita a tutti tranne che agli ebrei e ai loro veri e sinceri amici. La permanenza ad oltranza nella striscia di Gaza e la sua conseguente difesa avrebbe indebolito economicamente e militarmente lo stato d’Israele, avrebbe altresì impedito scelte necessarie per il futuro sviluppo economico, e nel contempo avrebbe messo in seria difficoltà la ricerca e l’approvvigionamento dell’IDF. È evidente che questo riassetto e ridispiegamento delle forze di difesa darà maggiore deterrente sia per risposte adeguate al futuro che contro probabili aggressioni. È chiaro che la partita è aperta non solo nel Medio Oriente ma in tutto il bacino del Mediterraneo. Soltanto l’alleanza tra Usa-Israele-Turchia avrà la forza politico-militare per contenere nuove avventure degli Stati canaglia eper fronteggiare e sconfiggere il terrorismo nel Mediterraneo. Valerio Serraglia Cassola (Vi)