Il grado di democrazia di un paese si verifica nella sua capacità di rendere partecipe il popolo al superamento delle crisi in cui è coinvolta la nazione (Italia).
A fronte della crisi politica, economica, sanitaria, i poteri forti di Bruxelles e quelli meno forti di Roma non hanno trovato niente di meglio che commissariare le istituzioni, nominando la triade professore Mario Draghi direttore dell’esecutivo, generale Francesco Paolo Figliuolo alla sanità, Luciana Lamorgese all’ordine interno, eletti da nessuno.
Questo sta a dimostrare la distanza chilometrica tra la democrazia e chi vuole ridurre la penisola a un puro strumento di sfruttamento.
Il Veneto Serenissimo Governo segnala la diversità tra i commissari italiani, imposti a un parlamento incapace, inetto, pusillanime e quanto indicato dal governatore del Texas Greg Abbott, nel suo ordine esecutivo di lunedì 05/04/2021: “Ogni giorno, i texani tornano alla normalità man mano che sempre più persone ricevono il vaccino COVID. In effetti questa settimana, il Texas supera i 13 milioni di dosi somministrate” (popolazione totale 29 milioni circa), ha detto Abbott in un annuncio video di martedì “Quelle dosi aiutano a rallentare la diffusione del COVID, ridurre i ricoveri e ridurre i decessi”.
“Ma come ho sempre detto questi vaccini sono sempre volontari e mai forzati. Il governo non dovrebbe richiedere a nessun texano di mostrare la prova della vaccinazione e rivelare informazioni sanitarie private solo per svolgere la propria vita quotidiana”, ha continuato il governatore, “Questo è il motivo per cui ho emesso un ordine esecutivo che proibisce i passaporti vaccinali obbligatori del governo del Texas. Continueremo a vaccinare più texani e proteggere la salute pubblica e lo faremo senza calpestare le libertà personali dei texani”.
Quando si tratta di salvare la libertà e la salute delle nostre genti è un diritto/dovere fare tutto quanto è possibile e impossibile, anche se si dovesse rischiare di pagare pesanti conseguenze: i serenissimi del Veneto Serenissimo Governo non hanno esitato un istante, nel difendere il diritto del Veneto all’indipendenza, ad affrontare decine di anni di carcere, dando un segno significativo con la liberazione di Piazza San Marco, nel glorioso e indimenticato maggio 1997.
In questo contesto si sta giocando il nostro futuro, sia quello politico (autodeterminazione) che sanitario (arresti domiciliari causa Covid 19).
Il popolo veneto è pronto a dare seguito al referendum del 2017: abbiamo dimostrato la nostra volontà di lotta. Dal 1943 al 1945 abbiamo cacciato la canaglia nazifascista dalla nostra patria; nel 1997 e nel 2017 abbiamo indicato la strada per il riscatto patriottico.
Sta a Roma scegliere un tavolo per una ragionevole e pacifica discussione nel merito, onde evitare conseguenze difficilmente controllabili.
Il Veneto Serenissimo Governo ha già chiesto un incontro con il presidente del consiglio, non abbiamo ancora ricevuto risposta; il governo di Roma si ricordi di Gustav Husak, di Marian Calfa, di Vaclav Havel e di quanto è accaduto a Praga nel dicembre 1989.
Venezia- Longarone 13 aprile 2021
Ufficio di Presidenza
Veneto Serenissimo Governo
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