Comunicati

A proposito del referendum di Lamon

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Questi “Referendum” sono indice del desiderio della gente Veneta di riappropriarsi del libero arbitrio che nel 1866 le è stato illegalmente sottratto…

 

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, ritiene doveroso prendere posizione riguardo i Referendum che alcune comunità hanno proposto o intendono proporre per passare dal Veneto al Friuli o al Trentino.
I casi più recenti sono il “Referendum” per il passaggio di San Vito al Tagliamento dal Veneto al Friuli, e il prossimo “Referendum” per il passaggio di Lamon dal Veneto al Trentino.

Questo desiderio di abbandonare la “Regione Veneto” risiede nel mal governo e nella sostanziale occupazione che da ormai 139 anni l’Italia ci obbliga a subire. Questi “Referendum” sono indice del desiderio della gente Veneta di riappropriarsi del libero arbitrio che nel 1866 le è stato illegalmente sottratto, e sono altresì sintomo del mal governo che risiede in ogni istituzione italiana (Governo, Parlamento, Regione, Provincia, ecc.).
 Ricordiamo che nel 1866 il Veneto è stato sottoposto ad un plebiscito, al di fuori della legalità internazionale, che lo portò ad essere occupato dall’Italia.  Il Veneto Serenissimo Governo, quale espressione della resistenza popolare marciana, si è fatto portavoce all’interno del consesso internazionale per verificare la legalità del “plebiscito” del 1866, e si sta muovendo affinché quella consultazione venga rifatta con le dovute tutele internazionali.
Quindi il Veneto Serenissimo Governo stabilisce che il nucleo fondante della Veneta Serenissima Repubblica è da individuare negli attuali confini del Veneto, e che ogni “Referendum” fatto dalle varie comunità per separarsi dalla “Regione Veneto” non va ad intaccare l’appartenenza di queste comunità alla Veneta Serenissima Repubblica e quindi anch’esse faranno parte del futuro Veneto Indipendente.

 

Venezia, 4 luglio ’05

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Presidente
Luigi Faccia