Comunicati

I Savoia e il Veneto

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Noi come Veneto Serenissimo Governo non potremo accettare l’arrivo di Vittorio Emanuele IV e dei suoi eredi nella Veneta Patria fino a quando essi non riconosceranno l’illegalità del Referendum del 1866 che unì il Veneto all’Italia.

 

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, ritiene, alla luce di più di 200 anni di occupazione straniera, di dover prendere una posizione chiara e precisa nei confronti dei Savoia.

Noi come Veneto Serenissimo Governo non potremo accettare l’arrivo di Vittorio Emanuele IV e dei suoi eredi nella Veneta Patria fino a quando essi non riconosceranno l’illegalità del Referendum del 1866 che unì il Veneto all’Italia. Questa è la precondizione di un’eventuale visita dei Savoia in Veneto.

Già alcuni componenti della ex casa regnante, con la loro firma, hanno appoggiato la nostra raccolta firme per il rifacimento di quel referendum illegale: ci aspettiamo che le medesima cosa venga fatta da Vittorio Emanuele IV, Emanuele Filiberto e gli altri componenti della Casa Reale Sabauda.
Tutti i Veneti non debbono dimenticare quanti lutti hanno causato i Savoia e i loro amministratori durante il "Regno d’Italia". Le tragedie causate da questi occupanti hanno diviso la nostra gente e causato milioni di morti, emigrazione – diaspora, guerre d’aggressione, campi di concentramento, etnocidi culturali e materiali.
Auspichiamo dai Savoia il riconoscimento degli errori dei loro avi e il riconoscimento all’autodeterminazione della Veneta Nazione.
Venezia, 9 giugno ’06

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro Consigliere
Demetrio Serraglia