Oggi è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione l’erede di casa Savoia, ma anche questa è una pratica che è già stata utilizzata dai sui avi: la truffa plebiscitaria del 1866 consumata a danno del Veneto ne è un esempio lampante.
Apprendiamo dalle Agenzia di Stampa che l’erede di Casa Savoia Vittorio Emanuele “IV” è stato arrestato per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al falso, e allo sfruttamento della prostituzione: ma cosa ci si poteva aspettare da un discendente di Vittorio Emanuele II? Tutti ricordiamo il soprannome di Vittorio Emanuele II di “Padre degli Italiani”, datogli per la sue avventure extraconiugali.
L’attuale Vittorio Emanuele ha tentato goffamente di emulare l’avo e di mantenere una vita principesca, dimenticando che il Regno dei Savoia è finito. Sono però ancora vivi i ricordi tra il Popolo Veneto dei crimini perpetrati dai Savoia durante il periodo in cui erano alla guida dello stato Italiano: le tragedie causate da questi occupanti hanno diviso la nostra gente e causato milioni di morti, emigrazione – diaspora, guerre d’aggressione, campi di concentramento, etnocidi culturali e materiali.
Oggi è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione l’erede di casa Savoia, ma anche questa è una pratica che è già stata utilizzata dai sui avi: la truffa plebiscitaria del 1866 consumata a danno del Veneto ne è un esempio lampante. Difatti alla fine della guerra di aggressione del 1866, perpetrata nei confronti del Veneto, i Savoia alla guida dello Stato Italiano hanno violato il diritto internazionale organizzando, al di fuori della legalità, un referendum truffa che ha tolto il libero arbitrio al Popolo Veneto e il suo Diritto all’Autodeterminazione.
Da ciò si capisce che in casa Savoia non c’è nulla di nuovo sotto il sole, e che i fatti di questi giorni sono solo la punta dell’Iceberg. Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, non dimentica chi ha commesso dei crimini contro la propria gente, e farà quanto il diritto internazionale li permette per restituire al proprio Popolo il diritto al libero arbitrio.
Venezia, 17 giugno ’06
L’attuale Vittorio Emanuele ha tentato goffamente di emulare l’avo e di mantenere una vita principesca, dimenticando che il Regno dei Savoia è finito. Sono però ancora vivi i ricordi tra il Popolo Veneto dei crimini perpetrati dai Savoia durante il periodo in cui erano alla guida dello stato Italiano: le tragedie causate da questi occupanti hanno diviso la nostra gente e causato milioni di morti, emigrazione – diaspora, guerre d’aggressione, campi di concentramento, etnocidi culturali e materiali.
Oggi è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione l’erede di casa Savoia, ma anche questa è una pratica che è già stata utilizzata dai sui avi: la truffa plebiscitaria del 1866 consumata a danno del Veneto ne è un esempio lampante. Difatti alla fine della guerra di aggressione del 1866, perpetrata nei confronti del Veneto, i Savoia alla guida dello Stato Italiano hanno violato il diritto internazionale organizzando, al di fuori della legalità, un referendum truffa che ha tolto il libero arbitrio al Popolo Veneto e il suo Diritto all’Autodeterminazione.
Da ciò si capisce che in casa Savoia non c’è nulla di nuovo sotto il sole, e che i fatti di questi giorni sono solo la punta dell’Iceberg. Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, non dimentica chi ha commesso dei crimini contro la propria gente, e farà quanto il diritto internazionale li permette per restituire al proprio Popolo il diritto al libero arbitrio.
Venezia, 17 giugno ’06
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente aggiunto
Andrea Viviani