Comunicati

Veneta Serenissima Repubblica o Lombardo-Veneto?

image_pdfimage_print
…Il Veneto Serenissimo Governo ha sempre insistito che, se viene meno il sistema scientifico di analisi, qualsiasi può inventarsi qualcosa, più o meno folcloristico. Il Veneto Serenissimo Governo per scardinare l’infernale meccanismo centro-colonialista di Roma ha da sempre usato il materialismo storico e dialettico…


 

La stagione elettorale si è conclusa, i risultati sono stati costanti, il Veneto e la Lombardia hanno risposto in maniera diversa dal resto della penisola, e questo è un dato incontestabile; da qui bisogna partire per qualsiasi analisi.
Per iniziare, il Veneto Serenissimo Governo non considera importanti i quesiti su cui si è andato a votare, ma quanto è stato percepito dal nostro Popolo. Il SI esprimeva la rivolta contro un’organizzazione statale parassitaria che tendeva, tende e tenderà a sfruttare la capacità di creare redditi della nostra gente, non certo per investire, alla ricerca di nuove risorse, ma per mantenere un apparato elefantiaco, avente come risultato il bloccare la capacità produttiva e creativa della nostra gente; è evidente che questo mordersi la coda non potrà che portare alla disgregazione di tutto il sistema politico ed economico. È proprio in previsione di quest’8 settembre che il Veneto Serenissimo Governo ha preparato un Piano Economico di Salvezza Patriottica per il Veneto. Esaurita questa sintetica analisi vediamo la risposta data dalle varie forze politiche; mi sembra di capire che preoccupata è quella parte del centro-sinistra, o quanto meno di quei settori meno sprovveduti, i quali sanno che senza la spinta propulsiva delle regioni del Veneto e della Lombardia si aprirebbe una crisi senza via d’uscita. Quindi il loro obbiettivo è di non strangolare l’economia Veneta e Lombarda; i loro filosofi illuminati hanno riesumato un vecchio adagio di Carlo Marx “la borghesia dà al proletariato quanto basta per farlo ritornare al lavoro, il giorno successivo, e poterlo sfruttare giorno per giorno”. Mentre altri personaggi come il “comunista” Diliberto pretenderebbero di usare contro il Veneto la politica del manganello e dell’olio di ricino. Tutte e due queste ipotesi non passeranno, il Popolo Veneto le saprà respingere. Mentre per quanto riguarda il centro-destra esso è sfarinato sia sul piano politico che su quello organizzativo. Le proposte che apprendiamo sono le più varie, dove ogni ognuno dà fiato a qualcosa. Si sente parlare di tutti i tipi di federalismo, assimetrico, a parabola, fiscale, politico, economico, macroregione, minicittà, città del sole… e chi più ne ha più ne metta. Pochi parlano di diritto o libero arbitrio dei Popoli della penisola. Il Veneto Serenissimo Governo ha sempre insistito che, se viene meno il sistema scientifico di analisi, qualsiasi può inventarsi qualcosa, più o meno folcloristico.
Il Veneto Serenissimo Governo per scardinare l’infernale meccanismo centro-colonialista di Roma ha da sempre usato il materialismo storico e dialettico; in virtù di questo metodo ha rivendicato per la Veneta Serenissima Repubblica i suoi diritti storici e la legittimità internazionale, per porre con forza i suoi diritti di essere Nazione d’Europa. Qualsiasi uomo libero e mediamente informato non potrà negare che la Veneta Serenissima Repubblica è tra le poche Nazioni europee ad essere considerate storiche.
Il Veneto Serenissimo Governo non isolerà la nuova Veneta Serenissima Repubblica dal resto della penisola, ma prima di prendere in esame future forme di collaborazione la Veneta Serenissima Repubblica dovrà essere indipendente; è altresì evidente che se questo avverrà si avrà un effetto domino. Proprio perché rispetto alla latente questione nazionale italiana il Veneto è l’anello debole, tutti gli sforzi si devono concentrare attorno ai lavori del Veneto Serenissimo Governo, per il rifacimento del referendum del 1866 che si svolse al di fuori degli accordi internazionali sottoscritti.
Per raggiungere quest’obbiettivo faremo tutto quanto riterremo necessario, ispirandoci alla strategia Donovan, e alla sua condotta durante la 2^ guerra mondiale. La politica tattica e strategica del Veneto Serenissimo Governo si è dimostrata giusta e lungimirante. Noi costringeremo i nostri avversari ad asserragliarsi nelle città e li assedieremo dalle campagne. A sostegno di tali affermazioni portiamo ad esempio i risultati del referendum costituzionale del 24-25 giugno 2006: nell’Altopiano di Asiago, dove il SI ha ottenuto il 65%. Le implicazioni di questo risultato sono esplicite e confermano il nostro lavoro. Pertanto il Veneto Serenissimo Governo lavorerà nella direzione di aggregare tutti i Popoli degli Stati Preunitari, per creare il presupposto di un nuovo assetto della penisola, dove nel quadro di una Confederazione di Stati Indipendenti ogni Popolo abbia la propria dignità e sia autosufficiente  sul piano socio-politico-economico.

Venezia, 3 luglio ’06

Il Portavoce
del Veneto Serenissimo Governo
Valerio Serraglia