Comunicati

Precisazioni sul Mose

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Il V.S.G. si augura che dietro questa, ripetiamo discutibile, opera, non si celi il solito magna magna di italiana cultura, e alla fine Venezia con tutto il Veneto non debbano pagarne le conseguenze in termini economici e di ulteriore devastazione ambientale.

 

Apprendiamo da notizie stampa che i lavori per il cosiddetto “Mose” potranno continuare, avendo il capo del governo italiano On. Romano Prodi dato assicurazioni in merito, (casse statali permettendo) al presidente del Veneto On. Galan. Stando ai resoconti giornalistici l’opera che, a detta dei progettisti, dovrebbe salvare Venezia dall’acqua alta sarà terminata salvo imprevisti tra il 2011 –2012. A titolo di esempio la nostra grande e amata Veneta Serenissima Repubblica in 3 anni di lavoro nonostante il continuo disturbo di forze aliene con azioni di guerra riuscì a deviare il corso del fiume Po’, opera immane per i tempi siamo nel 1600, con l’obbiettivo raggiunto di salvaguardare il territorio. Questo piccolo precedente storico tra i tanti che avremmo potuto ricordare, è sufficiente a far capire a chi legge queste righe, la siderale differenza esistita tra il Veneto odierno e quello di Marciana memoria. Affrontando il tema del Mose  il Veneto Serenissimo Governo vuol dare una risposta a tutti quei Veneti che ci hanno scritto per sapere il nostro parere in proposito.
Il V.S.G. si è occupato più volte di questo progetto manifestando forti perplessità per il suo reale funzionamento futuro, per i costi astronomici di manutenzione oltre alle note problematiche non risolte di impatto ambientale. Nel terzo congresso del V.S.G. tenutosi a Bassano del Grappa il 15 maggio 1999 ci fu da parte di un qualificato esperto sui problemi idraulici della laguna Veneta una esaustiva relazione che confermavano i nostri più che fondati dubbi. Purtroppo ancora una volta dobbiamo constatare che gli insegnamenti di salvaguardia del bacino lagunare fatti per secoli e secoli dalla nostra gloriosa V.S.R. non sono stati neanche presi in considerazione dagli estensori del progetto.
A questo punto il V.S.G. si augura che dietro questa, ripetiamo discutibile, opera, non si celi il solito magna magna di italiana cultura, e alla fine Venezia con tutto il Veneto non debbano pagarne le conseguenze in termini economici e di ulteriore devastazione ambientale.
Presidente Galan, in questo preciso momento storico come ha più volte scritto e detto il nostro Presidente Luigi Massimo Faccia, al Veneto serve una precisa e irrevocabile assunzione di responsabilità che si possono ridurre in tre parole mutuate dai nostri grandi padri: Dignità, esempio, spirito di servizio per il bene del nostro Veneto Popolo e della nostra Veneta Patria. Il Veneto non è una semplice regione dello stato italiano a cui chiedere l’elemosina, ma  Nazione storica Millenaria d’Europa, e chi pretende di guidarla lo dovrebbe sapere, tenere sempre a mente e comportarsi di conseguenza, denunciando l’infame broglio del 1866. Solo con il ritorno della libertà e legalità Marciana si potranno fare bene e rapidamente le opere che servono al nostro Veneto. Il proseguire supini la strada imposta da 140 anni di illegale occupazione italiana della nostra Patria, porteranno ulteriori fallimenti, degrado e disastri che il nostro Popolo dovrà, ancora una volta pagare.
 
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente aggiunto
Andrea Viviani