Comunicati Ufficio Affari Esteri

Gheddafi in Italia

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…come Veneto Serenissimo Governo riteniamo che questa sia una delle più squallide operazioni capitalistiche dello stato italiano, pronto a vendere la propria anima, sempre che ne abbia una, per i quanto mai appropriati "30 denari" sotto forma di qualche commessa in Libia e qualche barile di Petrolio, quanto aveva ragione Lenin a dire che “Il capitalista ti venderebbe anche la corda per impiccarlo”….  

 

Ci risiamo, questo stato da operetta arrivato ormai agli ultimi spasmi, ha dato l’ennesima prova della sua inconsistenza politica e morale con la visita del Leader Libico Gheddafi. Sia chiaro, la visita in se stessa non sarebbe un gravissimo problema, ma se si permette ad un personaggio come il Colonnello di venire in italia permettendosi anche di prenderla in giro, come fece l’anno scorso appena sceso dall’aereo con in bella mostra sul petto la fotografia di un eroe Libico anticolonialista che ha combattuto giustamente nella resistenza contro l’italia, e se gli si permette di fare propaganda Islamica a due passi da San Pietro e di dire che l’Europa è destinata a diventare Islamica, allora ci si rende conto, anche se ormai dovremmo già aver capito da tempo, quanto l’italia e le sue istituzioni contino nel contesto internazionale e quanto infimo e parassita sia il livello della classe politica italiana.
Senza contare inoltre che Muammar Gheddafi non è certo uno stinco di santo e che ha avuto in passato posizioni ambigue rispetto al terrorismo islamico, è sospettato di aver finanziato e appoggiato operazioni terroristiche e che tuttora se ne infischia dei diritti umani della sua gente e delle popolazioni vicine mantenendo in funzione campi di detenzione anche per rifugiati.
Davanti a tutte queste provocazioni constatiamo l’assoluto silenzio da parte delle istituzioni italiane, se non qualche voce fuori campo di timida protesta, ma soprattutto anche da parte della chiesa: che ormai da anni non solo non è più in grado di portare avanti la sua primaria vocazione di conversione delle genti, ma per colpa soprattutto delle divisioni che la lacerano dall’interno, riduce al minimo la propria forza di contrapposizione all’espansionismo islamico, moltiplicando invece gli sforzi per difendere a spada tratta questo stato, quasi fosse un dogma divino, formatosi in maniera violenta e illegale a scapito dei sacrosanti diritti di libertà e autodeterminazione dei popoli della penisola. Al riguardo alcuni potrebbero dire che la chiesa non fà politica e dovrebbe essere superpartes nelle questioni indipendentistiche dei vari stati o movimenti che si battono per la propria libertà, ma non mi sembra che la chiesa sia stata imparziale nella questione Jugoslava, giusto per fare un esempio. Sembra proprio che qualsiasi Popolo possa ambire all’indipendenza purchè questo non sia il Veneto o le altre Nazioni storiche che l’italia ha volontariamente e violentemente distrutto.
Tornando alla visita di Gheddafi come Veneto Serenissimo Governo riteniamo che questa sia una delle più squallide operazioni capitalistiche dello stato italiano, pronto a vendere la propria anima, sempre che ne abbia una, per i quanto mai appropriati "30 denari" sotto forma di qualche commessa in Libia e qualche barile di Petrolio, quanto aveva ragione Lenin a dire che “Il capitalista ti venderebbe anche la corda per impiccarlo”.
Dal punto di vista religioso, dell’indispensabile dialogo tra le Nazioni nonchè dell’integrazione tra Popoli diversi, è nostra convinzione che alla base ci deve essere il massimo rispetto per chi si ha di fronte, l’accettazione delle diversità altrui siano queste politiche religiose o culturali e un minimo di reciprocità, tutti sappiamo come sarebbe andata a finire se un qualsiasi prelato Cristiano si fosse comportato come si è comportato Gheddafi in un qualsiasi paese Mussulmano.
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, invita tutti i Veneti a sostenerlo nella sacrosanta lotta per la libertà, che porta avanti ormai da molti anni contro queste istituzioni corrotte nel portafogli e nell’animo, nel contempo chiede a sua Santità Papa Benedetto XVI di moltiplicare gli sforzi per affermare all’interno della chiesa i nobili valori di amore, uguaglianza, umiltà, rispetto e forza spirituale.
Facendo riferimento come sempre alla nostra storia prendiamo esempio da uno dei nostri innumerevoli esempi di rettitudine e devozione: Fra Paolo Sarpi, che in tutta la sua vita ha cercato di affermare e insegnare i valori della religione Cristiana e nello stesso tempo difendeva le istituzioni Venete vedendo nella loro indipendenza l’unica strada per il raggiungimento di una vera uguaglianza sociale e benessere collettivo.
Longarone, 30 agosto 2010

Per il Veneto Serenissimo Governo
il responsabile Dipartimento lotta contro integralismo
Andrea Viviani