28 novembre 2012 – ore 10.30 – Consiglio Regionale Veneto a Palazzo Ferro Fini a Venezia
…Il diritto all’autodeterminazione dei Popoli è un diritto naturale di ogni Popolo, il Popolo Veneto è un insieme di comunità che durante la Repubblica Serenissima hanno deciso di federarsi attraverso liberi patti di dedizione, ora è giunto il tempo che tutte le donne e gli uomini che amano il Veneto si uniscano facendo sentire la propria voce e le proprie istanze di libertà ed autogoverno…


Il 28 novembre 2012 alle ore 10.30 è stato convocato il consiglio regionale Veneto per una seduta straordinaria avente come tema “Il diritto del popolo veneto alla compiuta attuazione della propria autodeterminazione", questo giorno sicuramente andrà a sancire se i consiglieri regionali veneti sono a favore del libero arbitrio del Popolo Veneto o se sono complici del Governo dello Stato occupante italiano guidato da Monti che sta perpetrando ed acuendo la condizione di schiavitù, precarietà e immiserimento delle donne e degli uomini che risiedono in Veneto.
Il diritto all’autodeterminazione dei Popoli è un diritto naturale di ogni Popolo, il Popolo Veneto è un insieme di comunità che durante la Repubblica Serenissima hanno deciso di federarsi attraverso liberi patti di dedizione, ora è giunto il tempo che tutte le donne e gli uomini che amano il Veneto si uniscano facendo sentire la propria voce e le proprie istanze di libertà ed autogoverno.
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, fin dalla propria costituzione nel 1987 ha denunciato l’illegalità dell’unione del Veneto all’Italia, illegalità sancita dal cosiddetto Referendum farsa del 1866, il quale sì è svolto al di fuori della legalità internazionale stabilita dalla Pace di Vienna (3 ottobre 1866).
Il Veneto Serenissimo Governo si è speso per una campagna di denuncia su ampia scala alle istituzioni internazionali (Segretario Generale dell’ONU, Presidenza dell’Unione Europea, Corte penale internazionale), ai membri permanenti del consiglio di sicurezza delle Nazione Unite, agli Stati garanti della consultazione referendaria del 1866 per l’autodeterminazione del Veneto (Repubblica di Francia e Repubblica Federale Austriaca), oltre a varie nazioni amiche. Contemporaneamente si è rivolto a tutte le organizzazioni politiche venete perché si attuassero per una raccolta di firme che ponesse le basi per una consultazione referendaria tra le genti venete perché venisse ridato il diritto di autodeterminarsi come nazione e Stato indipendente alle donne e agli uomini che amano il Veneto. Vari movimenti ed organizzazioni venete hanno accolto l’appello del Veneto Serenissimo Governo per ottenere il referendum per l’autodeterminazione, spendendosi in tal senso.
Il 28 novembre 2012 i consiglieri regionali Veneti debbono dire chiaramente se stanno anch’essi dalla parte dei Veneti o dell’occupante italiano guidato dal Governo Monti, se fanno parte della casta o se sono rappresentanti del Popolo in tutte le sue sfaccettature.
Invitiamo tutte le donne e gli uomini Veneti a mobilitarsi per l’autodeterminazione e l’indipendenza del Veneto radunandosi il 28 novembre 2012 alle ore 10.30 presso la sede del Consiglio Regionale Veneto a Palazzo Ferro Fini a Venezia, le parole d’ordine saranno:
Il diritto all’autodeterminazione dei Popoli è un diritto naturale di ogni Popolo, il Popolo Veneto è un insieme di comunità che durante la Repubblica Serenissima hanno deciso di federarsi attraverso liberi patti di dedizione, ora è giunto il tempo che tutte le donne e gli uomini che amano il Veneto si uniscano facendo sentire la propria voce e le proprie istanze di libertà ed autogoverno.
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, fin dalla propria costituzione nel 1987 ha denunciato l’illegalità dell’unione del Veneto all’Italia, illegalità sancita dal cosiddetto Referendum farsa del 1866, il quale sì è svolto al di fuori della legalità internazionale stabilita dalla Pace di Vienna (3 ottobre 1866).
Il Veneto Serenissimo Governo si è speso per una campagna di denuncia su ampia scala alle istituzioni internazionali (Segretario Generale dell’ONU, Presidenza dell’Unione Europea, Corte penale internazionale), ai membri permanenti del consiglio di sicurezza delle Nazione Unite, agli Stati garanti della consultazione referendaria del 1866 per l’autodeterminazione del Veneto (Repubblica di Francia e Repubblica Federale Austriaca), oltre a varie nazioni amiche. Contemporaneamente si è rivolto a tutte le organizzazioni politiche venete perché si attuassero per una raccolta di firme che ponesse le basi per una consultazione referendaria tra le genti venete perché venisse ridato il diritto di autodeterminarsi come nazione e Stato indipendente alle donne e agli uomini che amano il Veneto. Vari movimenti ed organizzazioni venete hanno accolto l’appello del Veneto Serenissimo Governo per ottenere il referendum per l’autodeterminazione, spendendosi in tal senso.
Il 28 novembre 2012 i consiglieri regionali Veneti debbono dire chiaramente se stanno anch’essi dalla parte dei Veneti o dell’occupante italiano guidato dal Governo Monti, se fanno parte della casta o se sono rappresentanti del Popolo in tutte le sue sfaccettature.
Invitiamo tutte le donne e gli uomini Veneti a mobilitarsi per l’autodeterminazione e l’indipendenza del Veneto radunandosi il 28 novembre 2012 alle ore 10.30 presso la sede del Consiglio Regionale Veneto a Palazzo Ferro Fini a Venezia, le parole d’ordine saranno:
REFERENDUM SUBITO!
VENETO LIBERO!
VENETO LIBERO!
Longarone, 22 novembre 2012
per il Veneto Serenissimo Governo
il Presidente
Luca Peroni
il Presidente
Luca Peroni