Comunicati

25 aprile: Festa della libertà per la nostra libertà

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in questi anni abbiamo avuto l’occasione di commentare il 25 aprile sotto diversi punti di vista che oggi riproponiamo, perchè tutti  si compenetrano e si completano aventi come ultimo obbiettivo la libertà del nostro popolo e la difesa della libertà come principio assoluto di tutti i popoli della terra.
Tutti questi interventi sono sempre attuali anche se riletti a distanza di anni e sono patrimonio di tutti coloro che vogliono cambiare lo stato delle cose per vivere su una terra più armonica e vitale.


Il Veneto Serenissimo Governo
Il Presidente
Luca Peroni

I Vicepresidenti
Valerio Serraglia
Andrea Viviani
Demetrio Serraglia


Anche quest’anno ci prepariamo a ricordare il 25 Aprile. Questa data ha due significati importantissimi: l’anniversario di San Marco e la Liberazione dalla canaglia nazifascista e con essa la fine dell’aggressione all’umanità. Tale tragedia mondiale è costata 55 milioni di morti e il tentativo di eliminare il popolo Ebraico (Shoah).
Ricordare il percorso della nostra storia significa dare fondamento al nostro popolo.
Se andiamo ad esaminare l’attuale situazione geopolitica, vediamo che nessuna delle ragioni che abbiamo elencato fanno parte di un ricordo passato e sepolto:
1) Il popolo Veneto è ancora sotto occupazione centralcolonialista.
2) I poteri forti che hanno generato il nazifascismo sono integri, e attraverso l’aggressione economica ai popoli, tentano di affamarli e di sottometterli, e renderli schiavi;
3) L’esistenza del popolo Ebraico non è mai stata così in pericolo dal 1945;
4) Per quanto riguarda la guerra, essa non è mai stata così vicina, dai tempi della crisi dei missili a Cuba. Non va mai dimenticato che le guerre generali scoppiano sempre a fronte di una crisi economica.
Alla luce di questo clima abbiamo il compito e il dovere di lottare per contrastare e impedire d’andare incontro alla catastrofe.
E’ dovere dei popoli prendere atto di tutto questo, ed agire di conseguenza, per cercare di costruire un terreno di collaborazione tra le genti e creare un clima di pace, obiettivo che

difficilmente si può raggiungere, ma per cui vale la pena di lottare, IERI, OGGI e SEMPRE.


Per i Veneti il 25 aprile ha un duplice significato: è la festa del principale Patrono della Veneta Serenissima Repubblica ed è l’anniversario della sconfitta e della resa della canaglia nazifascista nella penisola italiana al termine della seconda guerra mondiale.
Dire che il 25 aprile come festa della liberazione non debba essere ricordato e festeggiato in Veneto non ha senso, anzi è una cosa vergognosa.
È sì vero che in Veneto la liberazione è stata parziale, ovvero siamo riusciti a cacciare solo le truppe nazi-tedesche riappropriandoci della provincia di Belluno, la quale era stata incorporata nel Reich tedesco; ma ciò non toglie importanza al concetto di lotta la nazifascismo come obbligo per ogni Patriota veneto. Il nazifascismo non è un’ideologia che fu sconfitta definitivamente nel 1945 ma si sta riproponendo anche attualmente in vari angoli del globo, e a volte con la complicità delle cosiddette potenze occidentali (l’Iran di Ahmadinejad o la Siria di Assad ne sono un esempio chiaro e lampante). Come Veneto Serenissimo Governo affermiamo con la più forte determinazione possibile che un Patriota Veneto deve lottare sempre e comunque contro ogni forma di nazifascismo.
Il 25 aprile 1945 l’autodeterminazione e la libertà del Popolo Veneto non si sono concluse, la Resistenza Popolare Marciana continua, ora è giunto il tempo di ritornare ad essere una nazione indipendente. Il primo passo per la nuova liberazione Veneta è la continua proclamazione da parte di più Veneti possibili di Liberi Territori Veneti, come fu fatto sui monti di Longarone il 20 luglio 2008.
Facciamo inoltre notare, per ristabilire verità storiche inconfutabili, che reparti del Reggimento San Marco, con la bandiera del leone alato, hanno combattuto durante il secondo conflitto mondiale con l’ottava armata britannica e sono entrati per primi a Venezia. Inoltre reparti alpini con bandiere di San Marco sono entrati a Udine nel 1945 partecipando alla sua liberazione. Diverse unità partigiane combattevano sotto le insegne marciane. Quindi truppe Venete con insegne Venete hanno partecipato alla liberazione della Penisola: di conseguenza possiamo affermare che come i marinai Veneti a Lissa nel 1866 anche nella seconda guerra mondiale donne e uomini Veneti si sono guadagnati nei campi di battaglia con il sangue e la propria vita il diritto ad ottenere una libera consultazione per decidere il proprio destino di Popolo e Nazione.
Viva San Marco! Viva la Libertà!


Cari Veneti, il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, augura a tutti voi e alle vostre famiglie i migliori auguri di una felice Pasqua.
La crisi economica, morale e civile che sta attraversando il nostro amatissimo Veneto non demorde, tutto questo non è altro che la continuazione dei frutti avvelenati che il malefico albero cresciuto dopo il "tremendo zorno" del 12 maggio 1797 continua copiosamente a dare, irrobustitosi in seguito dalla sciagurata occupazione italiana della nostra Veneta Patria avvenuta tramite il referendum farsa del 1866 che il Veneto Serenissimo Governo non ha mai smesso di denunciare in ogni sede preposta, nazionale e internazionale.
Il non voler riconoscere da chi pretende di governare il nostro Veneto ma addirittura negare e falsificare la più che millenaria storia Veneta e la gloriosa Veneta Serenissima Repubblica forte per secoli e secoli di libertà, giustizia, buon governo, armonia sociale ed esempio per l’intera Europa, rende la situazione ancora più grave.
Il Veneto Serenissimo Governo invita ancora una volta tutti i Veneti all’unità superando rancori e divisioni come seppero fare i nostri antenati nei momenti più difficili della nostra storia facendo quadrato sotto le insegne Marciane preservando cosi la libertà del nostro Veneto per più di mille anni.
Il Veneto Serenissimo Governo in tutti questi anni di duro lavoro ha indicato la via maestra tracciata dalla nostra feconda storia, sta ad ogni Veneto seguirla senza esitazioni per un futuro degno di questo nome.
Concludo rinnovando gli auguri a tutti i Veneti e ai nostri fratelli della diaspora sparsi in tutto il mondo e ai movimenti fratelli della penisola e a tutti coloro che lo scorso 17 marzo 2011 con coraggio sono scesi a Roma a dare forza al dissenso contro questa marea nera di falsità storiche.
Chiudo con questo passaggio storico scritto dal rappresentante di Cividale del Friuli in occasione dell’elezione del Doge Eroe di Lepanto Sebastiano Venier: "HONORATA ET CONSERVATA PER GLI OTTIMI INSTITUTI DI QUESTA ECCELENTISSIMA REPUBBLICA A PARAGON DEI QUALI TUTTI GLI INSTITUTI DI TUTTE LE ALTRE, SI ANTICHE COME MODERNE, RIESCON TENEBRE."
 


Arrendersi o perire!
Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia
«Sia ben chiaro per tutti che chi non si arrende sarà sterminato. Sia ben chiaro per i componenti delle Forze Armate del cosiddetto governo fascista repubblicano che chi sarà colto con le armi in mano sarà fucilato. Solo chi abbandona oggi, subito, prima che sia troppo tardi, volontariamente, le file del tradimento, solo chi si arrende al Comitato di Liberazione, consegna le
armi – quante armi può – ai patrioti avrà salva la vita, se non si sarà macchiato personalmente di più gravi delitti. Il Comitato di Liberazione Nazionale e le formazioni armate del Corpo dei Volontari della Libertà non accettano e non accetteranno mai – in armonia con le decisioni dei capi responsabili delle Nazioni Unite – altra forma di resa dei nazifascisti che non sia la resa incondizionata».

Nulla è cambiato: questo deve essere il messaggio che bisogna trasmettere alla canaglia terrorista e agli Stati in cui essa stessa si radica e nasconde, i quali sono eredi dei criminali nazifascisti. Se i terroristi e gli Stati canaglia sono i continuatori di Hitler, Mussolini e Tojo, noi siamo gli eredi  dei combattenti per la libertà che hanno contrastato la politica aberrante di questi totalitarismi.
La canaglia terroristica è appoggiata dalla scellerata politica di repressione di alcuni Stati, tra cui ogni giorno che passa diventa sempre più palese il sostegno che la Repubblica Popolare Cinese dà ai più disparati criminali del pianeta; ciò è rimarcato dalla stessa politica che questo Stato criminale pratica al suo interno, con la barbara repressione dei Popoli che esso schiavizza, tra cui il Tibet. Di questa politica di complicità della “Banda di Pechino” abbiamo esempi quotidiani: tra cui possiamo citare quanto succede nel Darfur ed in Birmania (i nuovi genocidi del XXI secolo). Dobbiamo alzare la testa di fronte alla nuova barbarie!
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, è al fianco di tutti i Governi e Popoli che in prima persona stanno lottando e pagando un alto prezzo per combattere e contenere la canaglia terrorista e per rivendicare il diritto alla libertà che ogni Popolo ha.
Il Veneto Serenissimo Governo ringrazia in particolare il Popolo Israeliano in quanto è in prima linea, con grande sacrifico umano e materiale, nella guerra al terrorismo ed al fondamentalismo islamista. Israele è Europa: la scomparsa del primo determinerebbe l’assoggettamento culturale e politico alla barbarie dell’interno continente.
Il Veneto Serenissimo Governo ribadisce in questa occasione che considera gli interessi politici militari e culturali del Popolo Veneto inscindibili da quelli del Popolo Israeliano.
La nostra lotta saprà vincere e gettare nella pattumiera della storia i terroristi e i loro amici, palesi o occulti che siano, e porterà all’autodeterminazione del nostro Popolo Veneto.